La Nuova Sardegna

Olbia

L’inchiesta

Palpeggia un’invalida: guaritore accusato di abusi sessuali

di Marco Bittau
Palpeggia un’invalida: guaritore accusato di abusi sessuali

Le “strane pratiche” anti malocchio di un 51enne interrogato in tribunale a Tempio

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Olbia È finito davanti al gip del tribunale di Tempio il sedicente guaritore accusato di abusi sessuali nei confronti di una donna invalida, affetta da un ritardo mentale, che si era rivolta a lui per scacciare il malocchio che la tormentava. L’indagato – un uomo di 51 anni residente in un paese della Gallura – ieri mattina si è presentato in tribunale per essere interrogato dal magistrato. Assistito dai suoi difensori, gli avvocati Antonio Secci e Gavino Calzoni, si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande del gip. Ha rilasciato però dichiarazioni spontanee negando tutte le accuse mosse dalla donna che lo ha denunciato lo scorso marzo.

Tra accusa e difesa, in tribunale ha preso forma quel piccolo mondo antico fatto di superstizione e pregiudizi dove negli anni Duemila l’uomo lotta ancora contro il malocchio, nemico malvagio figlio dell’odio e dell’ignoranza. Dopo aver sentito le ragioni della difesa, il gip del tribunale, Marcella Pinna, si è riservata di decidere sulla richiesta di custodia cautelare agli arresti domiciliari richiesta dalla Procura di Tempio, titolare dell’indagine.

Nel frattempo, la vicenda è tutta da raccontare e anche da chiarire, visto che, in assenza di testimoni, sono a confronto due opposte versioni: quella di chi accusa e quella di chi si difende. L’unica certezza è che l’uomo indagato per i presunti abusi sessuali è noto in Gallura come guaritore figlio di guaritori, nel senso che il “ministero”, rigorosamente gratuito, si trasmette per via ereditaria e non per studio o titolo accademico. Così vuole una discutibile tradizione.

Nei mesi scorsi nella rete del guaritore è finita una compaesana, invalida a causa di un ritardo mentale diagnosticato ai sensi della legge 104 del 1992. La donna è convinta di essere vittima del malocchio e – secondo l’accusa – l’uomo approfitta di questa condizione di inferiorità spacciandosi per un esperto di “medicina del malocchio” e diagnosticando lui stesso con una “lettura delle carte” una grave malattia da malocchio. La situazione precipita quando il guaritore si presenta a casa della donna offrendosi di curarla. Sempre secondo l’accusa, la terapia è a dir poco strana: l’uomo fa spogliare la sua paziente concedendole solo di indossare i pantaloni e un reggiseno, quindi cominciano i palpeggiamenti del seno e dei glutei e l’induzione a compiere atti sessuali. L’accusa riferisce anche che i palpeggiamenti avvenivano dopo lo strofinamento di alcune carte da gioco sulla schiena.

Insomma, una specie di rito che persino alla povera vittima invalida deve essere sembrato strano. Così, dal malocchio alla violenza sessuale, è scattata la reazione della donna che ha informato i familiari dell’accaduto. A quel punto sono partite la denuncia ai carabinieri e poi l’inchiesta della Procura di Tempio. Il fatto, riferito allo scorso mese di marzo, è approdato in tribunale ieri mattina per l’interrogatorio davanti al gip, necessario prima di procedere con una eventuale misura cautelare. Misura già richiesta dal pubblico ministero: arresti domiciliari.

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