Olbia Sedie e tavolini devono restare fermi al loro posto. E cioè all’interno del perimetro tracciato dagli uffici comunali. Chi invece decide di allargarsi, occupando in maniera abusiva il suolo pubblico, non solo si beccherà una multa ma sarà anche costretto a chiudere la propria attività per almeno cinque giorni. È tutto scritto in una ordinanza appena firmata da Settimo Nizzi. Il sindaco decide così di usare il pugno di ferro contro i titolari di bar, ristoranti e pizzerie che scambiano la strada per la veranda di casa. Saranno gli agenti della polizia locale, metro e planimetrie alla mano, a far rispettare l’ordinanza e a firmare le eventuali sanzioni.
L’ordinanza. Come si legge nell’ordinanza del primo cittadino, il fenomeno dell’occupazione abusiva del suolo pubblico non sarebbe affatto trascurabile. Numerosi, infatti, gli accertamenti messi in campo nelle ultime settimane dalla polizia locale. Per questo, Settimo Nizzi ha deciso di inasprire le sanzioni. In particolare, l’ordinanza richiama un articolo della legge 94 del 2009 che, nei casi di indebita occupazione di suolo pubblico, dà la possibilità al sindaco di «ordinare l’immediato ripristino dello stato dei luoghi a spese degli occupanti e, se si tratta di occupazione a fine di commercio, la chiusura dell’esercizio fino al pieno adempimento dell’ordine e del pagamento delle spese o della prestazione di idonea garanzia e, comunque, per un periodo non inferiore a cinque giorni». Dunque, il sindaco ha deciso di avvalersi del potere previsto dalla legge 94 del 2009 e di aggiungere alla normale sanzione pecuniaria stabilita dal Codice della strada – come misura accessoria – l’obbligo di chiusura della attività per almeno cinque giorni. Nel mirino, come si legge ancora nell’ordinanza, « tutte le occupazioni effettuate con qualsiasi manufatto, struttura o elemento che possa essere direttamente collegato funzionalmente all’attività di vendita o di somministrazione, quali tavolini, sedie, cassettiere contenenti suppellettili per la somministrazione, espositori per la vendita di prodotti».
Il fenomeno. Basta fare due passi in città, in particolare in centro durante la stagione estiva, per rendersi conto del fatto che, spesso, sedie e tavolini occupano anche gli spazi non autorizzati. Con l’ultima ordinanza, il sindaco Settimo Nizzi punta dunque a mettere un po’ di ordine garantendo «la massima fruizione degli spazi pubblici in modo da migliorare la vivibilità da parte di residenti e visitatori rendendo gli spazi pubblici accessibili, sicuri e piacevoli da utilizzare». Nei giorni scorsi alcune attività commerciali sono state già sanzionate perché i titolari avevano disposto sedie e tavolini nelle aree non consentite.