La Nuova Sardegna

Olbia

L’accordo

Provincia Gallura, Nizzi guida la lista unitaria: tre seggi al centrosinistra

di Dario Budroni

	I sindaci della Provincia Gallura
I sindaci della Provincia Gallura

Il sindaco di Olbia sarà il presidente del nuovo ente. Rappresentati tutti i territori

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Olbia Tutti sorridenti, tipo squadra di calcio, pronti a gettare insieme le fondamenta della nuova Provincia. Si parte uniti, insomma: Settimo Nizzi è l’unico candidato e dal 29 settembre, insieme alla fascia tricolore, potrà indossare anche quella blu del palazzo di via Nanni. Gli altri 25 sindaci del nord est Sardegna convergono sul primo cittadino di Olbia e sostengono il suo cammino verso la presidenza della Provincia. Non era scontato, ma forse non c’erano neanche molte alternative. Impensabile per il centrosinistra provare a lanciare un proprio candidato in un territorio storicamente a trazione centrodestra. Difficile anche contrastare il peso demografico della città di Olbia, che, sulla base del voto ponderato, avrebbe potuto stabilire quasi da sola le regole del gioco. Strategie e conti alla mano a parte, il dato è che la nuova Provincia Gallura muove i primi passi all’insegna dell’unità. Settimo Nizzi, che la scorsa settimana era stato ufficialmente candidato da tutta la coalizione di centrodestra, ha chiamato a raccolta gli altri sindaci per studiare insieme una strategia comune. L’obiettivo è quello di marciare compatti verso le elezioni del 29 settembre e di presentare dunque una lista unica in grado di dare una rappresentanza sia territoriale che politica a tutti. La foto scattata nella sala conferenze del museo parla da sola. Nizzi è accanto a Gianni Addis, il sindaco che guida l’altro Comune capoluogo, Tempio. Mancano pochissimi primi cittadini, ma solo perché alle prese con altri impegni o perché andati via prima dello scatto. Come Giuseppe Fasolino: era stato dato come possibile candidato, ma al museo il sindaco di Golfo Aranci ha apertamente sostenuto la candidatura di Settimo Nizzi.

Provincia unita. Il sindaco olbiese, di Forza Italia, è soddisfatto e sembra tenere molto all’unità. «Il progetto deve essere condiviso e rappresentativo di tutto il territorio – commenta Nizzi –. La riunione è stata fatta per ascoltare, confrontarsi e decidere insieme come procedere con le elezioni per valorizzare i territori e dare risposte concrete ai cittadini, dando rappresentatività a tutti i Comuni: amministrazioni formate da liste civiche, amministrazioni di centrodestra e amministrazioni di centrosinistra». Ma come? Il prossimo consiglio provinciale sarà composto da dieci persone, che dovranno essere elette tra i consiglieri di tutti e 26 Comuni del territorio provinciale. E l’idea è quella di una lista unitaria con i posti praticamente già assegnati sulla base di un accordo pre-elettorale tra sindaci. Come aveva già spiegato Nizzi in una intervista alla Nuova Sardegna, il centrodestra è disponibile a fare un passo indietro e a offrire al centrosinistra alcuni seggi blindati, che dovrebbero essere tre. Un ragionamento simile è stato fatto anche per garantire un certo equilibrio tra i vari territori della nuova Provincia: due posti per Olbia e due per ogni Unione dei Comuni, che sono in tutto quattro. Il passo compiuto al museo, con l’incontro tra sindaci e la foto di gruppo, va sicuramente in questa direzione. «È servito a favorire il dialogo tra amministratori, portare a conoscenza i tempi e le modalità per la presentazione delle liste e garantire trasparenza nel processo – si legge in una nota ufficiale –. La giornata si è conclusa con l’impegno condiviso di proseguire il percorso con spirito unitario e con l’obiettivo di rafforzare la rappresentanza territoriale della Gallura».

Il voto. Quelle di settembre saranno elezioni di secondo livello. Sulla base della legge Delrio, soltanto uno dei sindaci della Provincia può diventare presidente. Inoltre, solo i consiglieri comunali possono comporre il futuro consiglio provinciale. Ma non saranno i cittadini a sceglierli attraverso le urne, perché a votare saranno soltanto gli stessi sindaci e consiglieri comunali. Le liste dovranno essere presentate entro il 9 settembre mentre il voto si terrà il 29 dalle 8 alle 20. Tutti coloro che saranno eletti non percepiranno alcuna indennità o stipendio aggiuntivo.

Il nuovo ente. La Provincia Gallura Nord Est Sardegna prende il posto di quella che un tempo era la Provincia di Olbia-Tempio, poi cancellata dal referendum e diventata zona omogenea nuovamente sotto Sassari. Ripristinata un anno fa, dal settembre 2024 è guidata dall’amministratore straordinario Rino Piccinnu (Pd), che si è dovuto occupare soprattutto di rimettere in moto una macchina amministrativa e burocratica ormai piuttosto arrugginita. Come più volte sottolineato dallo stesso Piccinnu, sono tre le grandi sfide della Provincia Gallura: rivoluzionare la viabilità, incentivare l’ edilizia scolastica e aumentare il personale del nuovo ente. Tra le novità degli ultimi tempi, la nomina di Stefania Giua a segretaria provinciale e anche lo studio del nuovo stemma. Un simbolo in grado di unire un po’ tutte le anime del nord est Sardegna: ci sono l’isola di Tavolara e la nave romana per rappresentare Olbia, il galletto per Tempio, una torre per richiamare il Giudicato di Gallura e, infine, il castello che in diverse occasioni ha rappresentato il Monte Acuto. Ancora da capire, invece, quale sarà la sigla della nuova Provincia Gallura: Ga o Gal, ma potrebbe anche restare lo storico Ot.

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