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Bus Olbia-San Teodoro, con l’inizio della scuola servizio in tilt: i passeggeri restano a terra

Bus Olbia-San Teodoro, con l’inizio della scuola servizio in tilt: i passeggeri restano a terra

La denuncia della Filt Cgil: «Ne servono di aggiuntivi in alcuni giorni a rischio»

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Olbia Il bus è pieno e i passeggeri diretti da Olbia a San Teodoro restano inevitabilmente a terra. Una scena che si ripete nel tempo, soprattutto in periodi critici come l’avvio dell’anno scolastico che mette in movimento un piccolo esercito di pendolari. Segnala il disagio Arnaldo Boeddu, segretario regionale della Filt Cgil Sardegna. «I problemi dei trasporti in Sardegna – sottolinea – purtroppo, non si limitano alla continuità aerea e marittima. Numerose criticità si riscontrano ogni anno, sia in concomitanza con l’inizio dell’anno scolastico sia nel caso in cui i flussi turistici siano importanti nel numero delle presenza anche dopo il girodi boa di ferragosto».

La Filt Cgil Sardegna da anni si batte per un migliore e moderno sistema di trasporto pubblico locale che venga incontro alle mutate esigenze di chi decide responsabilmente e coraggiosamente, di spostarsi con il treno oppure con il bus per andare a scuola o a lavoro. «L’ultimo episodio in ordine di tempo – racconta Boeddu – è accaduto nei giorni scorsi ad alcuni passeggeri lasciati a terra a Olbia e diretti a San Teodoro poiché il bus era già pieno di passeggeri e l’autista, per rispetto del codice della strada, non poteva far viaggiare persone oltre quelle consentite». Secondo la Cgil «occorrerebbe ristudiare profondamente il trasporto prevendo da subito dei bus aggiuntivi in alcuni giorni a rischio, in particolare nei fine settimana e nel periodo estivo che, in questi ultimi anni, fortunatamente, vede la presenza di turisti anche nei mesi di settembre e ottobre».

«Purtroppo – conclude Arnaldo Boeddu – le risorse che la Regione mette a disposizione non sono sufficienti per soddisfare questo tipo di domanda e nel contempo, anche le aziende di trasporto faticano a trovare autisti che vogliano fare questo lavoro a causa di un bassissimo salario e contestuale impegno lavorativo fatto di grandi responsabilità». Per queste ragioni, il segretario della Filt Cgil ha già fatto presente che «sono necessari incontri tematici affinché nel nuovo Piano regionale dei trasporti ci siano azioni concrete per dare dignità e risposte al comparto del trasporto pubblico locale».

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