La Nuova Sardegna

Olbia

La protesta anti israeliana

Attivisti pro Palestina di nuovo piazza, sit in nell’aeroporto di Olbia

Attivisti pro Palestina di nuovo piazza, sit in nell’aeroporto di Olbia

Manifestazione anche a Santa Teresa. Alla Camera l’interrogazione della deputata Cherchi (M5s)

2 MINUTI DI LETTURA





Olbia Di nuovo in piazza gli attivisti del fronte pro Palestina. Anche la Gallura partecipa venerdì 19 settembre alla giornata di mobilitazione nazionale promossa per fermare l’offensiva militare israeliana su Gaza. La Cgil ha proclamato uno sciopero di quattro ore e organizzato un sit in di protesta (dalle 17 alle 18,30) all’ingresso dell’aeroporto di Olbia.

L’iniziativa chiede la fine immediata dell’intervento militare israeliano, l’apertura di corridoi umanitari, il riconoscimento dello Stato palestinese, la sospensione degli accordi commerciali e militari con Israele.

Sempre venerdì 19 settembre un’altra manifestazione di protesta si svolgerà a Santa Teresa Gallura, dove si trova il resort che ospita gruppi di israeliani in vacanza. Si svolgerà alle 18 in piazza Vittorio Emanuele a cura del movimento Lungoni per la Palestina.

Venerdì mattina, inoltre, il Governo risponderà all'interpellanza urgente presentata dalla deputata M5s Susanna Cherchi sui fatti avvenuti ad Olbia, dove ad alcuni manifestanti sarebbe stato dato il foglio di via obbligatorio. «La manifestazione del 31 agosto scorso si è svolta in modo pacifico, non sono stati contestati reati né segnalate condotte illecite da parte dei partecipanti, ma la motivazione dei fogli di via sarebbe ascritta a motivi di pericolosità sociale – così la deputata sarda –. La manifestazione ha avuto luogo in occasione dell’arrivo di una comitiva di soldati israeliani, in vacanza in Sardegna, un fatto già oggetto di una interrogazione da parte del gruppo parlamentare M5S, nella quale è stato stigmatizzato con forza che il nostro Paese si offra quale luogo di svago di soldati attivi dell'esercito di un Paese verso il cui premier è stato emesso un mandato di cattura dalla Corte penale internazionale per crimini di guerra e contro l'umanità. Se confermata, la notifica dei fogli di via risulterebbe priva della concreta motivazione prevista dalla legge, dunque infondata, e si rivelerebbe quale sopruso e grave repressione del pacifico dissenso e della libertà di manifestazione ed espressione del pensiero».

L'interpellanza sarà illustrata alla Camera alle 9,30 e sarà visibile in diretta sul sito https://webtv.camera.it/

Primo piano
Le reazioni

Rally mondiale dalla Sardegna a Roma, la rabbia del sindaco Nizzi: «Vergogna, mi sarei aspettato serietà»

Le nostre iniziative