La Nuova Sardegna

Olbia

Antichi mestieri

Calzoleria Budroni, ogni scarpa una storia da oltre 50 anni: «I lavori top secret per Clooney...»

di Carolina Bastiani
Calzoleria Budroni, ogni scarpa una storia da oltre 50 anni: «I lavori top secret per Clooney...»

A Olbia la bottega gestita da padre e figli: «La soddisfazione? Quando ci commissionano riparazioni dal resto d’Italia perché non ci sono botteghe così altrove»

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Olbia «Ho scoperto che Babbo Natale non esiste dalle scarpe». E questo già la dice lunga sulla passione che regna nella Calzoleria al civico 9 di via Cesare Battisti a Olbia, a Sa Rughe, il vecchio quartiere dei pescatori.

Protagonista dell’aneddoto uno dei figli di Paolo Budroni, titolare dell’attività dal 1983 e calzolaio da oltre 50 anni, che a 9 anni ha capito guardando le scarpe che quello travestito da Babbo Natale era un amico del padre. Sì, perché Mirko Budroni, classe 1995, il pallino ce l’ha da sempre ed è lì che gli cade subito l’occhio. Per questo, insieme al fratello minore Edoardo che condivide la sua stessa passione, ha deciso di mandare avanti l’attività di famiglia, dove lavora anche la madre Menica Sanna.

È una vera e propria bottega la Calzoleria Paolo Budroni, di quelle ormai rare anche in Italia, dove l’artigianalità si respira insieme al profumo della pelle. Si lavora su misura con macchinari all’avanguardia e prodotti di qualità e al cliente si spiega ogni fase della lavorazione e della riparazione.

E mentre la vicina via Redipuglia cambiava aspetto, la Calzoleria si adattava ai tempi, continuando a dare dignità all’antica arte manuale, che richiede tempo, preparazione e grande cura per i dettagli. Così oggi, insieme a scarpe in cuoio, borse e cinture, si riparano e si creano anche le sneakers. E, tra la vetrina social e quella del negozio, con una tappa in tv, il lavoro non manca. A sinistra dell’ingresso, un po’ nascosto da un bancone moderno, c’è ancora il piccolo banchetto di legno dove Paolo Budroni, a 14 anni, ha iniziato a imparare il mestiere in una bottega del centro. «In mezzo c’era il maestro e intorno noi apprendisti. Ne abbiamo presi di rimproveri, ci divertivamo a piantare nel legno le semenze», racconta divertito mentre indica i buchi lasciati dai chiodini, ma ricorda bene anche la severità delle punizioni, così come le prime paghette.

«Mi sono rimaste impresse, prendevo 4.500 lire a settimana e la prima mancetta è stata di 500». Quinto di 8 figli, al mestiere è stato spinto dalla madre. Paolo, però, i suoi di figli non ha voluto condizionarli. «Come genitore sono molto orgoglioso della loro scelta, ma non li ho invogliati io. Loro venivano d’estate a giocare e piano piano si sono appassionati». Mirko ha studiato all’Accademia Riaci di Firenze, dove ha appreso l’intero processo di creazione delle calzature, mentre Edoardo ha girato per il mondo, ultima tappa Australia. «Sono tornato perché la Sardegna ha un cordone ombelicale che tira a sé – dice – ma anche perché la passione per il mestiere era forte. In Australia queste realtà non esistono, ma aver imparato l’inglese è stato utile e ora possiamo spiegare bene il lavoro anche agli stranieri».

Il rapporto con il cliente alla Calzoleria Budroni è fondamentale. «Il lavoro va raccontato in tutte le sue fasi. Il contatto diretto non si può perdere». I clienti sono soprattutto locali, ma ci sono anche tanti turisti. «La più grande soddisfazione – dice Paolo – è quando da Milano, per esempio, arrivano per darci un lavoro che altrove non sono riusciti a far fare». E tra i clienti d’eccezione anche George Clooney, che nel 2018 ha girato in Gallura Catch-22.

«Ci hanno contattato per sistemare i costumi di scena come i giubbotti degli anni ‘40 – ricorda Paolo –. Era tutto top secret, abbiamo lavorato a serrande abbassate». E sempre dal 2018 alla calzoleria, oltre alle riparazioni che rimangono l’attività principale, è iniziata la produzione propria di calzature. «Lavoriamo su commissione – dice Mirko –. Lo scopo è mantenere il nostro marchio e l’artigianalità, che richiede il giusto tempo e grande qualità. E cerchiamo di garantirla col lavoro di squadra e l’aggiornamento continuo». Tutti fanno tutto, ma ognuno è specializzato in qualcosa. Edoardo si occupa di riparazione sneakers e colorazione, Menica del restauro di borse e giubbotti vintage. «Ciò che conta – conclude Mirko – è mettere insieme le visioni e l’esperienza di ognuno per arrivare al miglior risultato possibile».

Un modo di lavorare apprezzato dalla Lm Professional, importante azienda nel settore dei prodotti per la cura delle scarpe e del pellame, che nel 2024 ha scelto la Calzoleria Budroni come esempio di eccellenza insieme ad altre 12 botteghe italiane.

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