Le api dell’Olbia rugby volano alto anche in serie B: «Qui i valori di una vera famiglia»
La società fondata nel 1982 alla prova del nuovo campionato. I tesserati sono 250
Olbia È ufficialmente iniziata l’avventura dell’Olbia rugby nel campionato di serie B. La società fondata nel 1982 da un gruppo di amici e appassionati si sta ritagliando un posto sempre più importante a livello nazionale. La scorsa primavera la storica promozione in B e, nei giorni scorsi, le prime partite sul campo. E le cose sono andate subito bene. Il primo match è stato giocato contro i Lupi di Gubbio ed è finito 28 a 28. «Un risultato molto raro in questo sport – commenta il presidente Maurizio Spano –, ma siamo comunque soddisfatti». Poi, sul campo comunale di zona Basa, le api olbiesi hanno affrontato il Rugby Roma Olimpic Club. Questo il risultato: 58 a 3. «Ci siamo allenati tutti insieme e penso che la nostra forza sia la disciplina – sottolinea il man of the match Ernesto Cappelletti –. Dobbiamo lavorare ancora di più in vista della prossima sfida fuori casa, sabato prossimo».
L’Olbia Rugby non è solo una società ma una vera e propria famiglia. La visione del club è chiara: cercare di avvicinare più ragazzi possibili a questo sport. Le api sono volate fino alla serie B tra mille difficoltà, sempre superate grazie al duro lavoro, alla passione e a tanta dedizione. «Ho giocato per circa trent’anni – racconta Luigi Piredda, membro dello staff del club –. Stiamo parlando di uno sport assolutamente diverso da tutti gli altri. C’è un vero e proprio combattimento squadra contro squadra, avversario contro avversario, ma alla base c’è il rispetto assoluto sia in campo che fuori». È dal 1982 che a Olbia si gioca anche a rugby e da circa cinque che la società è riuscita a compiere importanti passi in avanti, fino a ottenere risultati storici come la promozione in serie B. Negli ultimi tempi la società è infatti riuscita a vincere la serie C, per poi accedere alla B e poi riscendere in C. «Un’avventura che ci ha aiutati a crescere ancora di più, anche se siamo retrocessi – ricorda il presidente Maurizio Spano –. È stata un’esperienza molto importante che ci ha dato la carica e la voglia di lavorare più duramente per arrivare di nuovo, quest’anno, ad avere un posto importante nella serie B».
«Il presidente Maurizio Spano ci ha aiutati a crescere – aggiunge Piredda– fino ad arrivare fino ad oggi. Quest’anno dovremmo riuscire a fare un bel campionato». E per quanto riguarda gli atleti: «Abbiamo degli elementi davvero importanti e la rosa si è ingrandita sempre di più, sia con giocatori olbiesi che con giocatori che provengono da altri continenti – spiega il presidente –. Abbiamo due squadre: quella regionale e quella nazionale». Sempre di più le persone che credono nel progetto e che supportano la società da anni. Di conseguenza il club è operativo non solo sul campo da gioco ma anche nelle scuole e vanta ormai circa 250 tesserati. Una forza che arriva soprattutto dai valori che il rugby riesce a trasmettere. «Da noi in campo esiste il rispetto assoluto – precisa ancora Luigi Piredda –. È uno sport di contatto, quello è vero, ma non è violento, come si può pensare. Abbiamo delle regole molto rigide che tutelano sia il giocatore che l’avversario. È fondamentale, per noi, che questi valori siano ben chiari a chi ha deciso e deciderà di giocare questo sport. Non c’è mai rivalità ma soltanto sana competizione».
