La Nuova Sardegna

Olbia La Procura generale, sezione di Sassari, ha richiesto e preso in consegna da Tempio il corposo fascicolo d’indagine sulla scomparsa e probabile uccisione di Rosa Bechere, la donna invalida di 60 anni sparita senza lasciare tracce dalla sua casa in un condominio popolare di via Petta, rione San Nicola, il 25 novembre 2022.

Per la scomparsa della donna da tre anni sono indagate due persone: Maria Giovanna Meloni (olbiese di 45 anni ) e il compagno Giorgio Beccu (52 anni, di Berchidda). Per entrambi l’accusa è pesante come un macigno: omicidio e occultamento di cadavere, più una serie di altri reati, dalla rapina alla sottrazione della carta di credito. Per le accuse minori è già in corso il processo con rito abbreviato in tribunale a Tempio, per l’omicidio invece l’inchiesta da più di un anno è desolatamente ferma su un binario morto. In mancanza di prove certe e senza neppure il cadavere della donna, la Procura di Tempio aveva disposto l’archiviazione, ma contro il decreto hanno presentato opposizioni i familiari (fratelli e sorelle) di Rosa Bechere.

Martedì 4 novembre in tribunale si sarebbe dovuta tenere l’udienza decisiva sull’opposizione, ma ci sarà solo un rinvio. Manca il fascicolo, richiesto appunto dalla Procura generale a Sassari – l’avvocato generale Maria Gabriella Pintus – che vuole vederci chiaro su quella donna svanita nel nulla ed eventualmente esercitare il diritto di avocare al suo ufficio l’inchiesta. In altre parole, il caso della misteriosa scomparsa di Rosa Bechere a tutti gli effetti si può considerare clamorosamente riaperto.

(L’articolo in versione integrale sul giornale in edicola o nell’edizione digitale del 4 novembre)