Moto e auto incendiate: assolto il presunto mandante
L’attentato incendiario a Tempio nel 2023, rinviato a giudizio il giovane ritenuto l’esecutore materiale
Tempio La notte del 10 maggio del 2023 un incendio aveva scatenato il panico tra i residenti, in pieno centro. Le fiamme appiccate a una moto si erano propagate a tre auto parcheggiate vicino, andate completamente distrutte, e annerito le pareti esterne di due edifici. Per quell’incendio doloso, erano stati arrestati e messi ai domiciliari Massimiliano Marras e Domenico Serra, di Tempio, ritenuti rispettivamente il mandante e l’esecutore materiale del raid incendiario. Secondo le accuse, Domenico Serra aveva appiccato il fuoco alla moto dello zio di Massimiliano Marras con cui quest’ultimo aveva avuto contrasti per futili motivi. Ma per il gup del tribunale di Tempio, Marcella Pinna, non sono emerse prove che il mandante fosse lui. Oggi 6 novembre Massimiliano Marras, 38 anni, difeso dall’avvocato Angelo Merlini, è stato assolto con formula piena “per non aver commesso il fatto” (è stato processato con rito abbreviato). La sua assoluzione è stata chiesta anche dalla pm Sara Martino. È stato, invece, rinviato a giudizio Domenico Serra, 29 anni, difeso dall’avvocata Oriana Erittu. Per lui, che ha scelto il rito ordinario, il processo inizierà a marzo.
L’attentato incendiario aveva destato grande preoccupazione e paura tra gli abitanti. Dal motorino, subito individuato come il principale obiettivo, le fiamme si erano propagate coinvolgendo altre tre auto e due palazzi e mettendo a rischio l’incolumità degli abitanti. Il fuoco aveva aggredito prima una Lancia Ypsilon di proprietà di alcuni residenti, poi, una Mini noleggiata da una coppia di turisti, infine la Bmw di un tempiese. Il rogo aveva poi annerito le pareti dei due edifici, raggiungendo l’appartamento al primo piano del palazzo (di fronte al quale i mezzi erano parcheggiati) e spingendo il fumo fino al terzo. I danni erano stati ingenti. (t.s.)
