Spacciavano cocaina in Gallura: chieste condanne da due a dieci anni – Tutti i nomi
Porto Cervo, la presunta banda sgominata nel 2024 dalla polizia
Porto Cervo Condanne dai due ai dieci anni sono state chieste dal pubblico ministero Alessandro Bosco per la presunta banda di spacciatori arrestati nel giugno del 2024 dalla polizia di Porto Cervo. In sette sono accusati di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti – cocaina soprattutto, ma anche marijuana – tra Olbia, La Maddalena, Loiri Porto San Paolo, Porto Rotondo, Arzachena e Oristano. Gli imputati sono Francesco Bagaglia, domiciliato a La Maddalena, Stefano Deriu, di Ghilarza, ma residente a Olbia, Simone Erdas, di Oristano ma residente a Porto Rotondo, Fabiano Corda, domiciliato a Olbia, Federico Porta, domiciliato a Porto Rotondo e Mauro Careddu, residente a Olbia. Oggi 6 novembre il pubblico ministero ha chiesto al gup Federica Distefano condanne pesanti per tutti gli imputati: 8 anni e 40mila euro di multa per Francesco Bagaglia, due anni e 14mila euro di multa per Mauro Careddu, 10 anni e 60mila euro di multa per Stefano Deriu, 4 anni e 2 mesi e 24mila euro di multa per Federico Porta, stessa pena per Simone Erdas e Fabiano Corda. Tutti i difensori hanno chiesto l’assoluzione per i loro assistiti, processati con rito abbreviato. Si ritorna in aula il 13 novembre per le repliche e la sentenza. Fabrizio Derosas, di Olbia, difeso dall’avvocato Giampaolo Murrighile, ha patteggiato la pena a 3 anni e 8 mesi di reclusione.
Il blitz durante il quale erano state eseguite le misure cautelari disposte dal gip Marco Contu, su richiesta del procuratore Gregorio Capasso e del sostituto procuratore Alessandro Bosco, era avvenuto all’alba dell’11 giugno scorso. L’indagine svolta dal commissariato di Porto Cervo, denominata “Chef de rang” era durata oltre un anno. Insieme ai poliziotti di Porto Cervo, erano scesi in campo per eseguire i provvedimenti e le perquisizioni domiciliari anche i colleghi di Olbia, Sassari e Ozieri. Oltre settanta cessioni di cocaina avvenute tra settembre e novembre 2023, sono state documentate dalla polizia durante l’attività d’indagine. Particolarmente intensa l’attività di spaccio a La Maddalena, dove, da quanto emerso dalle indagini, veniva garantito agli assuntori un approvvigionamento di cocaina pari a 250 grammi ogni dieci giorni. Secondo le accuse, i personaggi di spicco erano Stefano Deriu e Fabrizio Derosas. Deriu, che operava per lo più all’interno della sua abitazione, a Olbia, forniva la cocaina a Bagaglia che la spacciava a La Maddalena, e per le consegne fino all’isola si serviva di corrieri. L’attività di spaccio sarebbe arrivata anche a Oristano. Per intercettarli, gli investigatori avevano utilizzato i trojan, i captatori informatici. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Antonello Desini, Luca Tamponi, Federico Delitala, Luciano Rubattu, Gianluca Coronas e Francesco Campanelli. (t.s.)
