Olbia, il Pd di nuovo all’attacco: «In città è ancora caos rifiuti»
I dem contro l’amministrazione Nizzi: «Il servizio resta in affanno e i cittadini pagano di più»
Olbia I dem tornano all’attacco della giunta. E il tema è ancora una volta quello dei rifiuti. Per il Partito democratico olbiese continuano a essere troppe le falle nel sistema di raccolta. Nel mirino soprattutto il recente aumento della Tari del 20 per cento per le famiglie e del 17 per le imprese. «Il sistema è nel caos e l’amministrazione ha aumentato la tassa – ricorda Pietro Spano, segretario del Pd di Olbia –. Non possono essere i cittadini a dover pagare gli errori di questa giunta». Nella mattinata di oggi, sabato 8 novembre, il partito ha così chiamato a raccolta i suoi militanti per fare il punto della situazione dopo un primo incontro che si era tenuto in piena estate. Per il Pd, nonostante l’annuncio di un cambio di passo da parte dell’amministrazione, a Olbia, sul fronte dei rifiuti, la situazione continua a essere piuttosto allarmante.
Caos rifiuti. La storia è nota. Da quando è partito il nuovo appalto, nel 2023, il sistema di raccolta è in continuo affanno. Soprattutto durante il periodo estivo, tra ritiri mancati, cumuli di rifiuti lungo le strade e il conferimento degli ingombranti che si trasforma spesso in una odissea. In consiglio comunale l’amministrazione Nizzi aveva ammesso l’esistenza del problema e, oltre ad accusare la società De Vizia di svolgere un «pessimo servizio», aveva spiegato di aver commesso un errore durante lo studio del nuovo appalto: la sottovalutazione delle presenze turistiche durante l’estate. Per correre ai ripari, l’amministrazione aveva così rivisto e potenziato il progetto con la De Vizia, aumentando allo stesso tempo la Tari con l’obiettivo di sostenere le nuove azioni. «La giunta ha commesso numerosi errori – aggiunge il segretario Spano –. Pensiamo per esempio all’eliminazione delle isole ecologiche. È stata una decisione punitiva e fallimentare. Secondo noi, invece, il porta a porta dovrebbe essere sostenuto dalla presenza di isole informatizzate e presidiate». Diverse le proposte avanzate dal Partito democratico olbiese. Per esempio quella di utilizzare parte dell’imposta di soggiorno per l’abbattimento della tassa sui rifiuti. Tra le altre proposte anche l’avvio di una tariffazione puntuale e l’introduzione di soluzioni specifiche per case vacanze, b&b e altre strutture ricettive.
Nessuna risposta. All’incontro hanno partecipato anche i consiglieri comunali Ivana Russu (capogruppo), Gianluca Corda, Maddalena Corda, Mimmino Sciretti e Mariangela Marchio, quest’ultima anche segretaria provinciale del partito. «Noi siamo sempre stati propositivi, ma la giunta, contro di noi, porta avanti due narrazioni – attacca Gianluca Corda –. Ci accusa di essere nemici della città, quando parliamo di rifiuti, sicurezza e disagio giovanile, e poi ignora totalmente i nostri atti e le nostre proposte. Solitamente il sindaco manda questo tipo di messaggio: “Voi chiacchierate e io faccio”. Invece non è così, noi proponiamo. Un anno fa avevamo presentato una mozione per chiedere di non far pagare la Tari agli universitari che studiano in altre città, ma la giunta non ha fatto nulla. Abbiamo anche detto che non è giusto aumentare la Tari quando la stessa amministrazione ha riconosciuto che il servizio di raccolta dei rifiuti è fallimentare. Anche in questo caso nessuna risposta».
