Tempio, il Consiglio si spacca ancora. Addis: «È già campagna elettorale»
Alta tensione in aula sull’acquisto dell’immobile dell’Aspal
Tempio Sembravano esserci tutte le condizioni perché filasse tutto liscio, senza sussulti di sorta, e invece, pur avendo un solo punto all’ordine del giorno, anche l’ultimo consiglio comunale ha riconfermato il clima di crescente contrapposizione tra la giunta Addis e le minoranze. Sintomo della tensione provocata dalle elezioni di primavera che sembrano meno lontane di quanto effettivamente sono? A pensarlo è il sindaco Gianni Addis, che, prendendo atto del voto contrario dei membri di minoranza, ne ha etichettato la condotta come «farina del sacco di campagne elettorali prematuramente iniziate». E che a Tempio la campagna elettorale sia iniziata da più giorni e in forte anticipo rispetto al passato non è più mistero per nessuno.
L’ultimo insanabile contenzioso tra la giunta e le minoranze ha avuto come oggetto l’acquisto di un immobile per la nuova sede del Centro per l’impiego. Un punto già presente nell’ordine del giorno del precedente Consiglio e poi rinviato. Lo slittamento deve aver fatto pensare al sindaco di avere forse più chance per un’approvazione unanime. Niente di tutto questo, invece, perché le parole di Paolo Cossu, assessore al Bilancio, non hanno sortito l'effetto desiderato. Cossu ha illustrato la procedura seguita: l’individuazione di un immobile non presente nel patrimonio del Comune, le manifestazioni d’interesse, la scelta tra due diverse proposte, il sopralluogo tecnico, i tempi stretti per non perdere il finanziamento Pnrr. La struttura si trova in via Olbia e, a quanto pare, ha i requisiti richiesti da Aspal: ambienti sufficienti per 16 dipendenti, buono stato di conservazione, immediata disponibilità, assenza di barriere architettoniche e parcheggi nell’area. Dura e dettagliata l'obiezione di Marina Tamponi. «Si tratta di un’operazione di chiaro valore economico e strategico. Non è un atto gestionale ordinario. Siamo a fine mandato. È una scelta inopportuna che vincola la futura amministrazione. Se l’acquisto è utile per la comunità, perché non attendere il prossimo Consiglio? Non è poi dato sapere i motivi per cui nel patrimonio del Comune non ci siano strutture adatte, come, ad esempio, l’ala destra della ex palazzina Comando. Troppe scelte affrettate in passato hanno determinato spreco di denaro pubblico».
Di scelte inopportune ha parlato anche Nicola Comerci, per il quale ormai si è in una sorta di “prorogatio”. Nella sua replica, Cossu ha precisato come si sia proceduto a esaminare il patrimonio comunale. «Aspal intende ampliare il servizio e il contratto dei vecchi locali è scaduto. Abbiamo valutato la palazzina Comando, ma era già in corso una trattativa con Forestas». Pare, infatti, che la sede di Forestas sarà oggetto di interventi straordinari per due anni e che debba trasferirsi temporaneamente nella struttura della Pischinaccia. Ma, secondo il sindaco, ci sarebbe di più: «Aspal avrebbe potuto guadarsi attorno e cercare e trovare soluzioni nei Comuni vicini. Si poteva correre il rischio di perdere la presenza in città di un servizio importante e chi argomenta contrariamente lo fa in modo pretestuoso».
