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La Maddalena, non ci sono aree per custodire i chioschi estivi smontati: il caso diventa politico

La Maddalena, non ci sono aree per custodire i chioschi estivi smontati: il caso diventa politico

Nel comune mancano spazi urbanisticamente compatibili per il ricovero e i manufatti non possono essere trasportati a Palau

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La Maddalena Il  problema del ricovero delle strutture stagionali diventa un caso ufficiale. Gli operatori dei chioschi di Caprera e dell’isola madre hanno comunicato agli enti competenti – dal Comune al Parco, fino alla Regione e alla Prefettura – l’oggettiva impossibilità di smontare e trasferire i manufatti entro il 31 ottobre, come previsto dalle autorizzazioni. Una situazione definita “di forza maggiore”. Spiegano infatti che mancano aree idonee al rimessaggio, non risultano disponibili zone D comunali né altre superfici utilizzabili, e il trasferimento sulla terraferma è tecnicamente impossibile per dimensioni e pesi dei manufatti rispetto ai mezzi di trasporto marittimi.  

Gli operatori spiegano di aver effettuato ogni verifica possibile, senza individuare spazi adeguati. Le strutture restano così «in stato di custodia temporanea “in loco”, inattive, chiuse al pubblico, messe in sicurezza e mantenute in ordine, in attesa di una soluzione». Una condizione che espone a rischi di sanzioni e a costi elevati per depositi fuori territorio, oltre a minacciare la continuità delle attività turistiche.

Il tema è arrivato nell’aula consiliare grazie ai consiglieri di minoranza: Francesco Vittiello, Giovanni Manconi, Stefano Cossu, Annalisa Gulino e Alberto Mureddu, che hanno presentato una mozione chiedendo al sindaco e al Consiglio di «riconoscere formalmente l’esistenza del problema e la necessità di individuare urgentemente aree idonee allo stoccaggio stagionale delle strutture smontate». I firmatari hanno richiamato le segnalazioni degli operatori, l’obbligo di conformarsi alle prescrizioni igienico-sanitarie e l’assenza, ormai da anni, di spazi adeguati sul territorio comunale.

La mozione, che sollecita inoltre la Regione Sardegna e gli enti competenti a verificare la disponibilità di fabbricati o aree da destinare – anche temporaneamente – al ricovero invernale, è stata approvata all’unanimità, ottenendo anche il sostegno della maggioranza. 

Gli operatori, con una lettera, chiedono la convocazione urgente di un tavolo tecnico tra Comune, Parco, Regione e Corpo Forestale, con l’obiettivo di individuare un percorso stabile e sostenibile per la gestione delle autorizzazioni e degli smontaggi nelle prossime stagioni.

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