La Nuova Sardegna

Olbia

Il sit-in

Mancano le aule, il liceo De André di Olbia protesta. Nizzi: «Al lavoro per risolvere il problema»

di Antonella Usai
Mancano le aule, il liceo De André di Olbia protesta. Nizzi: «Al lavoro per risolvere il problema»

Il presidente della Provincia: «C’è la volontà di prendere in affitto altri locali. Ma quel cartello “meno rotatorie, più scuole” non mi è piaciuto»

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Olbia Mancano le aule e gli studenti scendono in piazza. Sono gli alunni del liceo artistico e musicale De Andrè che oggi, 17 novembre, accompagnati dai professori e dalla dirigente scolastica Maria Vittoria Franca, hanno manifestato davanti alla Provincia il disagio che vivono ogni giorno durante le ore di scuola. In serata ha teso una mano Settimo Nizzi, presidente della Provincia da nemmeno cinquanta giorni: «D’accordo con i ragazzi. Avevo già incontrato i dirigenti della scuola e comunicato loro che stavamo valutando la disponibilità di locali del Comune in uso ai Salesiani, ma la Regione ha riaperto la possibilità di di fare istruzione professionale e quindi di utilizzare gli spazi dedicati a loro. Ho ribadito la volontà della Provincia di prendere in affitto locali, ma servono disponibilità economiche e finanziare per fare lavori. Stiamo valutando una variazione del bilancio dove i fondi non utilizzati o previsti per altri settori, potrebbero essere spostati per risolvere questa emergenza. Nel giro di alcuni giorni avremo risposte. Faremo tutto nel più breve tempo possibile. Il periodo è difficile ma spero, subito dopo le vacanze, di poter dare delle risposte».

Prima delle risposte del sindaco, durante la mattina gli studenti avevano detto la loro: «Tutti dovrebbero avere il diritto di frequentare i corsi ma questo non è possibile per l’insufficienza delle aule – così il rappresentante d’istituto Alessio Sanna –. Abbiamo diciassette aule disponibili per ventuno classi. Chiediamo almeno il minimo essenziale per andare avanti e permettere a tutti gli studenti un’istruzione di qualità».

Accanto ai ragazzi anche i professori del liceo De Andrè hanno deciso di manifestare con loro davanti alla Provincia: «Sono contenta che i ragazzi stiano lottando per i loro diritti – dice Patrizia Iacono, una delle insegnanti –. La scuola negli anni è cresciuta tanto però adesso abbiamo raggiunto il limite. Stiamo facendo lezione nei laboratori, due docenti per volta». Presente anche l’assistente tecnico Rsu-Cgl, Rossano Dore: «La didattica è compromessa come anche il diritto all’istruzione. Non è possibile continuare ad accettare una situazione che doveva essere temporanea e che perdura da più di una anno».

Infine, è giunta “la sentenza” della dirigente scolastica Maria Vittoria Franca: «È necessario trovare degli spazi adeguati perché la situazione non è più sostenibile». Direttamente agli studenti si è rivolto il sindaco-presidente della Provincia. «Non mi è dispiaciuto che loro abbiano protestato – l’appello di Settimo Nizzi –. Mi è dispiaciuto piuttosto leggere il cartello “Meno rotatorie, più scuole”. Non c’è polemica in questo, ma le rotatorie le fa il Comune. Chiedo ai ragazzi di continuare a fare sacrifici e di studiare anche in ambienti angusti perché l’istruzione è fondamentale. A loro chiedo di avere lo stesso spirito che avevo io da studente con i pantaloni bucati. Spesso mi vergognavo, ma mi sono però diplomato e ho conseguito la laurea». «Sono fortunato – continua – perché ho raggiunto tutti i miei obiettivi. Dovete avere fiducia perché capisco le difficoltà dei ragazzi. Faremo tutto nel più breve tempo possibile. I lavori sono tanti, ma anche i ragazzi devono stare in strutture stabili e sicure». 

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