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Il caso

Olbia, Nizzi all’attacco: «Troppi negozi e locali chiusi, situazione grave e dannosa»

Olbia, Nizzi all’attacco: «Troppi negozi e locali chiusi, situazione grave e dannosa»

Il sindaco scrive alla Confcommercio e alla Geasar: «La città deve essere viva e dinamica»

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Olbia Il sindaco Settimo Nizzi esprime tutto il suo disappunto per la chiusura prolungata di numerosi esercizi commerciali e di somministrazione, sia nel centro storico della città che nell’aeroporto, «unico scalo in Sardegna a presentare tale criticità». Così ha invitato una lettera al presidente di Confcommercio Olbia, Edoardo Oggianu, agli esercenti del centro storico e all’amministratore delegato di Geasar, Silvio Pippobello. «La condotta di chi mantiene le serrande abbassate per periodi prolungati è ritenuta inaccettabile e dannosa per la reputazione collettiva della comunità – attacca Settimo Nizzi –. Non è questa l’immagine che Olbia deve trasmettere ai residenti, ai turisti e agli investitori. Una città viva, accogliente e dinamica non può permettersi di presentarsi con serrande abbassate e servizi essenziali negati. La responsabilità di ciascun operatore economico è parte integrante della reputazione collettiva della nostra comunità». Poi dal Comune spiegano che è stato «stabilito che ogni esercizio commerciale di somministrazione che resterà chiuso per più di 30 giorni consecutivi non vedrà rinnovata l’autorizzazione all’utilizzo del suolo pubblico».

«Olbia non può e non deve essere percepita come una città spenta – aggiunge Nizzi –. Chi ha scelto di operare qui ha assunto un impegno verso la comunità e verso il territorio. È un dovere che non può essere disatteso. Confidiamo che ciascun operatore comprenda la gravità della situazione e si attivi immediatamente per garantire la riapertura e la continuità delle attività. In caso contrario, il Comune agirà con la massima severità».

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