La Nuova Sardegna

Olbia

La denuncia

Un’isola-cimitero di auto e moto abbandonate: sette rottami in 500 metri

Un’isola-cimitero di auto e moto abbandonate: sette rottami  in 500 metri

La protesta dei cittadini di La Maddalena: «Un degrado senza fine»

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La Maddalena L’isola si scopre, ancora una volta, un cimitero di auto e moto abbandonate. Nonostante segnalazioni e promesse d’intervento, nulla sembra cambiare: i rottami continuano a occupare vie centrali, quartieri residenziali e periferie.

In appena cinquecento metri – tra via Indipendenza e Moneta– si contano sette auto abbandonate. Alcune sono carcasse arrugginite, altre hanno ancora la targa. A pochi passi dal teatro I Colmi, molto frequentato d’estate, giace da mesi un’utilitaria che è diventata parte del paesaggio. E nelle aree più interne dell’isola non mancano motocicli e scooter lasciati a marcire. I residenti parlano di un fenomeno “senza controllo”, un degrado ormai cronicizzato. «È come un cimitero autorizzato – dicono –, sottolineando l’impotenza di fronte a mezzi segnalati più volte ma mai rimossi». Quando i veicoli hanno la targa, la procedura prevede che il Comune notifichi al proprietario l’obbligo di rimozione entro 30 giorni. Se non avviene, scatta la rimozione coatta e lo smaltimento, con spese a carico del proprietario. «Una norma chiara sulla carta – proseguono i residenti – ma che spesso non si traduce in interventi rapidi: molte carcasse restano dove sono per mesi, se non anni».

Eppure sull’isola non mancano precedenti. Nel 2015 La Maddalena fu protagonista di una maxi operazione, con la rimozione di 65 tra auto e moto abbandonate, che liberò intere zone dal degrado. Un intervento che sembrò decisivo, ma che non ha risolto il problema.

«Dieci anni dopo, i rottami sono tornati - continuano i cittadini -: segno che l’emergenza non è mai stata davvero affrontata in modo strutturale e che l’isola continua a convivere con un paradosso evidente: un paradiso naturale circondato da un degrado che nessuno riesce a rimuovere davvero».

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