La Nuova Sardegna

Olbia

Street art

Olbia, l’angelo e l’architrave del tempio: inaugurato il murale di piazza San Simplicio

di Dario Budroni

	Un momento dell'inaugurazione (foto di Vanna Sanna)
Un momento dell'inaugurazione (foto di Vanna Sanna)

L’opera è stata realizzata dall’artista Laura Batzu per conto del Comune

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Olbia Addio manifesti pubblicitari e faccioni da campagna elettorale. Da ora in poi piazza San Simplicio si affaccerà su un murale che porta con sé messaggi di speranza e anche un richiamo alla storia della città. Un angelo in jeans e maglietta che riposa sull’architrave del tempio romano che duemila anni fa sorgeva al posto della basilica cristiana: lo ha realizzato l’artista Laura Batzu e nella mattinata di oggi, 19 dicembre, è stato inaugurato dal sindaco Settimo Nizzi, dalla presidente della commissione Cultura Simonetta Padre e dal parroco don Antonio Tamponi.

Tutto nasce dell’idea di riqualificare il muro di via D’Annunzio sul quale, per decenni, sono stati incollati manifesti di ogni genere. Un intervento che va di pari passo con i lavori di restyling di Rfi che stanno interessando da mesi la vecchia stazione, attraverso la ristrutturazione degli edifici, la creazione di giardini e la realizzazione di un sottopasso pedonale per collegare l’area dei binari con piazza San Simplicio. «L’opera è stupenda – dice il sindaco Nizzi –. Ringraziamo Rfi, che ci ha messo a disposizione il muro, e anche l’ Aspo, che ha supportato l’artista. Quello di Laura Batzu è un vero regalo alla nostra città. Adesso il nostro obiettivo è quello di realizzare un nuovo progetto simile nel centro storico, abbiamo già ottenuto l’autorizzazione della proprietà». Il murale di Laura Batzu, che come modella ha scelto la figlia Asia Calvia, si aggiunge ai tanti altri realizzati in centro negli ultimi anni, come nel vicino piazzale della stazione e nel piazzale Bardanzellu. «Con il sindaco abbiamo pensato a un soggetto sacro – spiega l’artista, che per realizzare l’opera ha impiegato 80 ore di lavoro –, ma ho voluto anche richiamare il contesto archeologico di quest’area. L’architrave del tempio ricorda infatti la storia di Olbia. Per quanto riguarda il soggetto, ho voluto ricordare che tutti noi siamo degli angeli inconsapevoli. L’invito è a tendere la mano agli altri, in una società spesso individualista. L’angelo indossa jeans e maglietta affinché tutti possano riconoscersi, i giovani in particolare».

Soddisfatta la consigliera comunale Simonetta Padre: «Olbia può godere di un’ opera ricca di significato, è uno stimolo a riflettere su come possiamo migliorare la vita nostra e degli altri». Don Antonio Tamponi, che ha apprezzato la scelta dei colori, ha sottolineato: «Un angelo sulla strada è sempre una buona notizia». Molto apprezzata l’idea di raffigurare l’architrave del tempio romano dedicato alla dea Cerere. Un importante reperto da secoli conservato nel cimitero monumentale di Pisa perché portato via da Olbia ai tempi della dominazione pisana. Sull’architrave si legge ancora oggi Aug Lib Acte, cioè Atte la liberta di Augusto. Fu infatti lei, la concubina di Nerone che fu esiliata a Olbia quando l’imperatore sposò Poppea, a dedicare il tempio a Cerere. Su un possibile ritorno dell’architrave a Olbia, il sindaco Nizzi commenta: « Working for, ma è difficile».

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