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Restyling con beffa sul lungomare: dimenticati gli allacci fognari per i chioschi

di Enrico Carta
Restyling con beffa sul lungomare: dimenticati gli allacci fognari per i chioschi

Oristano, il Comune corre ai ripari: sarà necessario scavare di nuovo nella passeggiata fresca di lavori

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Oristano Un lungomare nuovo, per quanto ancora da completare nella parte nord e con qualche segno di cedimento nelle opere concluse pochi mesi fa. Ci sono rifiniture ancora da sistemare, mancano gli arredi e un bel po’ di verde, ma ci si potrebbe anche accontentare se non fosse che il sopralluogo della commissione consiliare ai Lavori pubblici a Torregrande ha evidenziato una chicca destinata a generare molte perplessità – chiamiamole così –: nessuno ha infatti pensato a predisporre gli allacci delle fognature per i chioschi.

Non è uno scherzo e nemmeno una questione da pizzicotto per capire se si è svegli o si stia sognando, è invece una carenza che ha dell’incredibile e che andrà sanata, magari prima che l’intero lavoro sia completato e studiando il modo meno invasivo possibile per farlo laddove è già terminato. Di fronte alla passeggiata tirata più o meno a lucido, per poter sollevare le serrande e servire un caffè o lavare un bicchiere bisognerà tornare a scavare e intaccare i lavori appena fatti oppure fare ricorso alle fosse settiche in spiaggia e agli autospurgo nell’Anno del Signore 2025.

Il sopralluogo 

La commissione era stata convocata dal presidente Giuliano Uras che aveva richiesto la partecipazione dell’assessore Gianfranco Licheri e degli ingegneri dell’Ufficio tecnico Sara Angius, che è anche la responsabile del procedimento, e Alberto Soddu. È stato proprio nel bel mezzo di quella che doveva essere poco più di una semplice passeggiata per valutare l’avanzamento e la qualità dei lavori, che i consiglieri comunali e lo stesso assessore sono ha scoperto l’assurdo. «Grave dimenticanza», è stato il commento unanime.

Tradotto: nuovi cantieri, nuovi costi, e la beffa di vedere tagli sul lungomare fresco di restyling. Non è tutto. Il materiale posato vicino ai pini si sfarina già e in più è coperto dagli aghi di pino e da una sorta di poltiglia non meglio qualificabile. La passeggiata non ha infatti barriere contro la sabbia trasportata dal vento, anche se il Comune ha già annunciato di avere in programma la realizzazione di barriera vegetale (quando?). Mancano poi i cestini che dovranno essere piazzati e le panchine non hanno lo schienale. Scelte.

Si corre ai ripari

Nulla però in confronto alla mancata predisposizione degli allacci fognari per i chioschi. L’assessore Gianfranco Licheri che aveva preso parte alla fase iniziale del progetto durante la giunta Lutzu e che ha ora ereditato i lavori – è stato nominato a metà estate – ricorda che nel progetto erano previsti gli allacci fognari: «Penso che al giorno d’oggi non sia più accettabile avere le fosse settiche in spiaggia con tutto ciò che esse comportano. Spero ci sia la possibilità di rimediare senza fare troppi danni ai lavori appena eseguiti. Ricordo anche che nel progetto dovevano essere previste le colonnine per l’elettricità, invece non c’è traccia. Dovevano servire per far sparire una volta per tutte i gruppi elettrogeni che gli ambulanti usano continuamente, ma abbiamo notato che anche queste mancano».

Anche il presidente della commissione, Giuliano Uras (Oristano al Centro) stigmatizza quanto accaduto: «Sono stato io a porre il problema e le risposte che abbiamo avuto non ci soddisfano, ora speriamo che i tecnici sappiano trovare un rimedio adeguato che non comporti spese aggiuntive esagerate e soprattutto non comprometta l’integrità dei lavori già ultimati o di quelli ancora da portare avanti».

Minoranza all’attacco

Dalla minoranza lo sconcerto è notevole. Francesca Marchi (Sinistra Futura) e Francesco Federico (Oristano Democratica e possibile) evidenziano gli stessi aspetti: «Scopriamo oggi gravi errori di progettazione a lavoro non ancora ultimato che generano un danno inevitabile e un conseguente spreco di soldi pubblici. Al di là degli allacci fognari, si è capito che il materiale bianco definito calcestre e usato per la pavimentazione non è adeguato e andrà probabilmente sostituito visto che si sporca ed è un ricettacolo di polvere e fogliame. Le panchine sono tutte senza schienale, una scelta che non condividiamo e poi ci sono tantissimi problemi su tutta la nostra borgata marina che continua a presentare aspetti di degrado notevole». E non è finita qui, perché ancora non si sa se gli alberi della zona della piazza della torre resteranno al loro posto oppure se verranno abbattuti al pari degli altri che già erano stati eliminati perché a rischio caduta. Nei prossimi giorni ci saranno le prove di tenuta e, se andranno male, bisognerà sostituirli.

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