La Nuova Sardegna

Oristano

massama

In mattinata la consegna delle chiavi del nuovo carcere

In mattinata la consegna delle chiavi del nuovo carcere

ORISTANO. L’appuntamento è a Massama e segnerà l’ora “x” della nuova era del carcere. La struttura non è completa, ma in mattinata è prevista la consegna delle chiavi e sempre da oggi comincerà la...

25 settembre 2012
2 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO. L’appuntamento è a Massama e segnerà l’ora “x” della nuova era del carcere. La struttura non è completa, ma in mattinata è prevista la consegna delle chiavi e sempre da oggi comincerà la sorveglianza dello stabile da parte della polizia penitenziaria. L’accelerata arriva dopo le direttive del governo, anche se la struttura che sostituirà la decrepita casa circondariale di piazza Manno non si potrà dire funzionante a tutti gli effetti. I detenuti infatti restano in città. Per il loro trasferimento c’è da attendere ancora diverse settimane, perché non tutto è a posto. I rallentamenti rispetto alla tabella di marcia sono dovuti alla mancanza di arredi e suppellettili, non solo per le celle ma anche per gli uffici che dovranno ospitare il personale.

Qualche intoppo, probabilmente di natura burocratica, riguarda invece l’area sanitaria, ma sembra uno scoglio facilmente superabile in breve tempo. Insomma, il passo voluto da ministero della Giustizia è stato alquanto deciso e si procede spediti, così come aveva richiesto il ministro Paola Severino nella sua recente visita a Massama.

Il vero dilemma a questo punto diventa un altro. A parte la data in cui la struttura opererà a pieno regime, si inizia a interrogarsi sul futuro del vecchio carcere di piazza Manno, ovvero di quella che fu l’antica reggia giudicale degli Arborea. Nel momento in cui sarà svuotato tornerà a far parte dei beni in possesso del Demanio, ma nessuno sa al momento ipotizzare che tipo di utilizzo ne verrà fatto. Prima ancora, in realtà, ci sarà da decidere se procedere alla sua vendita – tecnicamente cartolarizzazione – oppure se potrà essere restituito gratuitamente alla città da tempo privata di un bene architettonico e storico di assoluto valore. Per molti il fatto che la reggia degli Arborea sia stata trasformata in un carcere rappresenta quasi un simbolo dell’identità perduta della città, passata da secoli in mani straniere dopo l’epopea giudicale. In questi anni sono state tante le proposte sul suo futuro, ma tutti concordano sul fatto che debba diventare punto di riferimento culturale. (e.c.)

In Primo Piano
La lotta al tabacco

Un sardo su tre fuma e i divieti sono ancora blandi

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative