Le videocamere smascherano il raid di mezzanotte
Un giovane filmato mentre compie atti vandalici nel parcheggio sotterraneo sorvegliato di vico Verdi
ORISTANO. Era la notte di halloween, ma non è che cambi molto. Se fosse stato un qualsiasi sabato o un sonnacchioso mercoledì sarebbe finita probabilmente allo stesso modo, perché i raid vandalici all’interno del parcheggio coperto di vico Verdi sono all’ordine del giorno. E tra vico Verdi e via Carducci non è che faccia molta differenza. Per i teppistelli l’uno vale l’altro, l’importante è metterli a soqquadro.
L’obiettivo preferito delle band o degli incursori notturni solitari, come l’ultimo giovanotto che ha compiuto la sua bravata tra il 31 ottobre e il 1 novembre, sembrano essere gli estintori che puntualmente vengono presi, portati fuori dal parcheggio e svuotati del liquido antincendio. Esattamente quello che è accaduto qualche giorno fa, solo che questa volta il volto del ragazzo impavido non è rimasto sconosciuto come avviene il più delle volte.
In vico Verdi le videocamere di sorveglianza hanno funzionato alla perfezione e grazie al fatto che la Maggioli, ditta che cura l’appalto dei parcheggi a pagamento, si sia accorta del raid il giorno successivo, gli addetti sono corsi a visionare i filmati e le foto. La faccia e l’abbigliamento del giovane sono visibilissimi. Del resto le telecamere hanno ripreso, passo passo, i pochi attimi della bravata, iniziata con uno sguardo alle apparecchiature del parcheggio sotterraneo e proseguita con un bisogno fisiologico vicino al cancello del parcheggio, che ha preceduto poi la ricerca non troppo affannata dell’estintore.
Dopo di che l’estintore è finito sotto la felpa del ragazzo, che per camuffarsi prima di uscire ha tirato sulla testa il cappuccio. Probabilmente sarà troppo tardi, visto che il suo volto è impresso per bene nei filmati e nelle foto. Questo però non sposta di un millimetro il problema perché i due parcheggi oristanesi al coperto sono sempre in balia degli umori piuttosto maligni di giovani bande dal vezzo del danneggiamento.
Entrambe le aree di sosta sono illuminate e videosrvegliate, quella di vico Verdi è per giunta in pieno centro città, ma tutto questo non basta per tenere alla larga gli autori dei raid. Le denunce non è che abbiano sin qui sortito gli effetti sperati, visto che i vandali non si fermano. E anche quando non avvengono episodi al di fuori della legge, ci sono da fare i conti con i rifiuti – bottiglie e profilattici sono in testa all’elenco – che quotidianamente vengono abbandonati sulle scale dei parcheggi, altrettanto quotidianamente scambiati per toilette pubbliche.
Ma la campionatura dei bersagli presi di mira di proprietà della Maggioli è piuttosto varia, visto che più volte anche le colonnine dei parcheggi a pagamento hanno subito degli assalti. In quel caso però i vandali non si sono accontentati di romperle, perché volevano impossessarsi delle monetine che vi erano contenute. Un bottino non certo da sogno, anche perché in alcuni casi i ladruncoli sono stati beccati e hanno avuto i loro bei guai con la giustizia.
Ad ogni modo il problema generale rimane irrisolto, mentre tra un danneggiamento e l’altro, alla fine la spesa di denari (ovviamente) pubblici lievita.