La Nuova Sardegna

Oristano

Le videocamere smascherano il raid di mezzanotte

di Enrico Carta
Le videocamere smascherano il raid di mezzanotte

Un giovane filmato mentre compie atti vandalici nel parcheggio sotterraneo sorvegliato di vico Verdi

07 novembre 2012
3 MINUTI DI LETTURA





ORISTANO. Era la notte di halloween, ma non è che cambi molto. Se fosse stato un qualsiasi sabato o un sonnacchioso mercoledì sarebbe finita probabilmente allo stesso modo, perché i raid vandalici all’interno del parcheggio coperto di vico Verdi sono all’ordine del giorno. E tra vico Verdi e via Carducci non è che faccia molta differenza. Per i teppistelli l’uno vale l’altro, l’importante è metterli a soqquadro.

L’obiettivo preferito delle band o degli incursori notturni solitari, come l’ultimo giovanotto che ha compiuto la sua bravata tra il 31 ottobre e il 1 novembre, sembrano essere gli estintori che puntualmente vengono presi, portati fuori dal parcheggio e svuotati del liquido antincendio. Esattamente quello che è accaduto qualche giorno fa, solo che questa volta il volto del ragazzo impavido non è rimasto sconosciuto come avviene il più delle volte.

In vico Verdi le videocamere di sorveglianza hanno funzionato alla perfezione e grazie al fatto che la Maggioli, ditta che cura l’appalto dei parcheggi a pagamento, si sia accorta del raid il giorno successivo, gli addetti sono corsi a visionare i filmati e le foto. La faccia e l’abbigliamento del giovane sono visibilissimi. Del resto le telecamere hanno ripreso, passo passo, i pochi attimi della bravata, iniziata con uno sguardo alle apparecchiature del parcheggio sotterraneo e proseguita con un bisogno fisiologico vicino al cancello del parcheggio, che ha preceduto poi la ricerca non troppo affannata dell’estintore.

Dopo di che l’estintore è finito sotto la felpa del ragazzo, che per camuffarsi prima di uscire ha tirato sulla testa il cappuccio. Probabilmente sarà troppo tardi, visto che il suo volto è impresso per bene nei filmati e nelle foto. Questo però non sposta di un millimetro il problema perché i due parcheggi oristanesi al coperto sono sempre in balia degli umori piuttosto maligni di giovani bande dal vezzo del danneggiamento.

Entrambe le aree di sosta sono illuminate e videosrvegliate, quella di vico Verdi è per giunta in pieno centro città, ma tutto questo non basta per tenere alla larga gli autori dei raid. Le denunce non è che abbiano sin qui sortito gli effetti sperati, visto che i vandali non si fermano. E anche quando non avvengono episodi al di fuori della legge, ci sono da fare i conti con i rifiuti – bottiglie e profilattici sono in testa all’elenco – che quotidianamente vengono abbandonati sulle scale dei parcheggi, altrettanto quotidianamente scambiati per toilette pubbliche.

Ma la campionatura dei bersagli presi di mira di proprietà della Maggioli è piuttosto varia, visto che più volte anche le colonnine dei parcheggi a pagamento hanno subito degli assalti. In quel caso però i vandali non si sono accontentati di romperle, perché volevano impossessarsi delle monetine che vi erano contenute. Un bottino non certo da sogno, anche perché in alcuni casi i ladruncoli sono stati beccati e hanno avuto i loro bei guai con la giustizia.

Ad ogni modo il problema generale rimane irrisolto, mentre tra un danneggiamento e l’altro, alla fine la spesa di denari (ovviamente) pubblici lievita.

In Primo Piano
Tribunale

Sassari, morti di covid a Casa Serena: due rinvii a giudizio

di Nadia Cossu
Le nostre iniziative