La Nuova Sardegna

Oristano

Zio accusato di abusi sulla nipotina

di Enrico Carta
Zio accusato di abusi sulla nipotina

A tre anni e mezzo avrebbe subito le attenzioni del fratello del padre. Questa mattina l’incidente probatorio

10 maggio 2013
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ORISTANO. Quattro anni non li aveva ancora compiuti. Da allora non è passato moltissimo tempo, ma in questi mesi la piccola ha festeggiato il quarto compleanno ignara di quanto stava accadendo attorno a lei. Silenziosamente, un’inchiesta ha camminato sino ad arrivare ad uno dei momenti cruciali che si svolgerà questa mattina di fronte al giudice per le indagini preliminari, Francesco Alterio. Nell’aula del tribunale, il perito riferirà al giudice e alle controparti, con la formula dell’incidente probatorio, l’esito delle audizioni protette effettuate sulla bambina.

E quando ci sono di mezzo audizioni protette nell’ambito di un’inchiesta penale, si capisce che si sta parlando di abusi sessuali. A subirli sarebbe stata proprio quella bambina che vive in un importante centro dell’hinterland e che nel 2012 non aveva ancora compiuto quattro anni. Li ha compiuti nel frattempo che l’inchiesta che coinvolge lo zio paterno muoveva passi importanti. È infatti il fratello del padre l’indagato per un caso sul quale devono essere spese indagini importanti che portino all’accertamento della verità.

Tutto sarebbe iniziato l’anno scorso, in seguito ad una segnalazione fatta alla procura della Repubblica, dagli assistenti sociali del Comune alla quale fece seguito la denuncia della madre. Successivamente il pubblico ministero Rossella Spano fece avviare gli accertamenti e quindi iscrisse sul registro degli indagati lo zio paterno, poco più che trentenne, per i presunti abusi sessuali verso la piccola.

Da quel momento, l’indagine ha fatto importanti passi avanti di cui però non si conosce l’esito. Già stamattina, il pubblico ministero, l’avvocato difensore Francesca Tribisonna e quelli della madre e del padre della bimba, Andrea Pinna e Angela Caratzu, avranno la possibilità di capire qualcosa di più. Il perito incaricato dallo stesso giudice ha esaminato la bambina ed esporrà in aula l’esito dei suoi accertamenti dai quali dipende buona parte del procedimento. Non è stato l’unico a poter verificare, ovviamente attraverso i sistemi particolari utilizzati in questi casi, l’attendibilità della versione della piccola – è sempre molto difficile avere certezze di fronte alle parole o alle semplici emozioni di una bambina di appena quattro anni –,perché la bimba è stata esaminata anche dai consulenti di parte.

Altri accertamenti sono stati svolti dalle forze dell’ordine su incarico della procura, con la speranza di avere elementi che, in un caso o nell’altro, potessero regalare certezze ad un’indagine assai delicata, comunque vada a finire.

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