La Nuova Sardegna

Oristano

Oasi e ippovie per rilanciare il turismo

di Alessandro Farina

Bosa, l’associazione Aste vuole realizzare un centro didattico di eccellenza nell’ex scuola agraria

25 maggio 2013
2 MINUTI DI LETTURA





BOSA. Aste al galoppo, con nuove idee che potrebbero interessare molto da vicino la Planargia. La neonata associazione che intende rilanciare il turismo equestre nell’isola, la cui nascita ufficiale è stata formalmente sancita qualche settimana fa proprio nella città del Temo, prosegue nel suo cammino rivolto alla valorizzazione della risorsa ippica. Lo si farà con la creazione di oasi e ippovie legate da un progetto in rete.

Tra le idee trapelate in questi giorni c’è anche quella della possibile realizzazione nel plesso scolastico di Santa Maria, nel territorio di Bosa, di un centro logistico didattico d’eccellenza. Indiscrezione che Bebo Ardu, esperto del settore e presidente onorario dell’Aste, conferma.

«Il progetto legato alla creazione di oasi e ippovie punta a coinvolgere circa duemila cavalli che dovranno coprire i trecento chilometri di sentieri e percorsi nella nostra isola. Con a regime circa cinquecento unità lavorative – spiega Brebo Ardu –, figure professionali che in parte sono già presenti e in parte dovranno essere formate».

Da qui nasce l’idea di trovare un perno di formazione a sostegno all’Aste. Struttura, questo trapela, che sarebbe stata individuata proprio nella scuola agraria di Santa Maria, che fa capo all’Istituto comprensivo statale Pischedda e che in passato ha rivestito un ruolo di primo piano nella formazione di moderni agricoltori e allevatori nell’isola.

«In effetti l’edificio che ospitava le scuole potrebbe adempiere a questo scopo. Ci stiamo lavorando», sobo le laconiche ammissioni di Bebo Ardu. Che aprono però un interessante discorso di possibile rilancio, e non solo, su strutture e ampia tenuta agricola ai confini del territorio bosano dopo anni di oblio.

«Se ne può parlare, previa collaborazione con la scuola e le istituzioni di riferimento – afferma il sindaco Pierfranco Casula –. La questione è comunque complessa, anche perché a Santa Maria è già finanziata una struttura legata al Sito di interesse comunitario del Marrargiu e inoltre bisogna acquisire una serie di pareri». Ma «L’idea è più che interessante, e porterebbe la scuola a diventare ancora una volta punto di riferimento regionale», questa volta puntando sul cavallo, ammette il sindaco di Bosa. Non è quindi improbabile che della questione si discuta nei prossimi giorni nelle assemblee dell’Aste in programma nell’isola.

In Primo Piano
Sanità

Ospedali, Nuoro è al collasso e da Cagliari arriva lo stop ai pazienti

di Kety Sanna
Le nostre iniziative