La Nuova Sardegna

Oristano

La minoranza si dimette in blocco e non concluderà la legislatura

di Enrico Carta
La minoranza si dimette in blocco e non concluderà la legislatura

San Vero Milis, il clamoroso gesto dei quattro consiglieri di opposizione verrà formalizzato oggi L’ultimo motivo di dissenso è la decisione di votare la prossima settimana per il nuovo Puc

28 maggio 2013
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SAN VERO MILIS. L’opposizione getta la spugna. Il «tutti a casa» verrà formalizzato da ogni singolo consigliere di minoranza questa mattina con la lettera che sarà depositata all’Ufficio protocollo del Comune, ma di fatto il gruppo è da ieri fuori dai banchi del consiglio comunale.

La decisione, accolta con sorpresa dal sindaco e dalla stessa maggioranza, forse è maturata solo nelle ultime ore. O forse già da diverso tempo i quattro consiglieri Ivo Fenu, Luigi Tedeschi, Gianni Ledda e Donatella Atzori avevano preso in considerazione l’ipotesi di una mossa così clamorosa. Maggiore chiarezza verrà comunque fatta oggi, quando un documento svelerà i perché di questo passo che non rimarrà senza conseguenze.

A subentrare ai dimissionari, per legge, dovrebbero essere i primi candidati non eletti. Quelli che hanno ottenuto più voti nella passata tornata elettorale. Ma questo non accadrà. Chi non aveva centrato l’elezione dirà a sua volta di no, lasciando sguarnita una parte dell’aula del consiglio comunale che ora dovrà andare avanti con la sola presenza della maggioranza che dovrà garantire il numero legale, proporre e votare in beata solitudine da qui alla fine della consiliatura.

Il gesto clamoroso ha un perché, anzi ne avrebbe più d’uno. In attesa del documento ufficiale, si può dire che ai problemi di incompatibilità assoluta tra i due schieramenti e a qualche decisione tutt’altro che condivisa, si aggiunge la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso della pazienza dell’opposizione. La giunta guidata dal sindaco Adelia Murru ha infatti intenzione di portare in aula per l’approvazione il Piano urbanistico comunale sin dalla prossima situazione. Una mossa che ha lasciato di sale l’opposizione, perché non un solo documento sarebbe stato sinora mostrato alla cittadinanza su un argomento di evidente interesse pubblico che condizionerà gran parte della vita cittadina nei prossimi anni.

Insomma, sarebbe stato gradito quel coinvolgimento che invece non c’è stato. Puc a parte, la misura era probabilmente già colma dopo la lunga battaglia sul Piano di utilizzo dei litorali, altra patata bollente che da mesi mette di fronte maggioranza e opposizione, irremovibili nelle difendere a oltranza le proprie posizioni.

Le lettere al prefetto in questi anni di giunta Murru non si contano e persino le querele hanno fatto capolino all’interno di una consiliatura tutt’altro che serena. L’ultimo passo è questo delle dimissioni che, secondo l’opposizione, dovrebbe avere anche l’obiettivo di stanare la maggioranza capace di compattarsi solamente di fronte alle azioni e alle critiche della minoranza e togliere così ogni alibi alla giunta Murru che a più riprese aveva accusato l’opposizione di fare da freno a qualsiasi provvedimento. Da soli e senza ostacoli ora dovranno marciare spediti.

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