La Nuova Sardegna

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giovani e lavoro

Bici a noleggio per turisti e la scommessa è giusta

di Caterina Cossu
Bici a noleggio per turisti e la scommessa è giusta

ORISTANO. Il casotto in legno è spartano, ma accogliente. Dentro si respira aria di nuovo, soprattutto per le biciclette scintillanti. C’è un tandem in bella vista, novità appena arrivata. E per...

07 luglio 2013
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ORISTANO. Il casotto in legno è spartano, ma accogliente. Dentro si respira aria di nuovo, soprattutto per le biciclette scintillanti. C’è un tandem in bella vista, novità appena arrivata. E per respirare a pieni polmoni l’aria pulita dell’Oristanese bastano 3 euro la prima ora e 50 centesimi per quelle extra. Roberto Pigato ha 25 anni ma, dopo una dura serie di traversie, è riuscito a fare di una semplice e originale idea un progetto di business con un’impresa tutta sua. Si chiama Bike Or e in città è l’unico noleggio di biciclette.

«Ho preso spunto dal bisogno del cittadino e soprattutto del turista di riuscire a procurarsi una bicicletta a noleggio e trovare invece attorno a sé il deserto», spiega. Così nel 2010 ha partecipato al bando comunale Fare un’impresa che ha finanziato a fondo perduto venti proposte di imprenditoria giovanile. La sua idea è piaciuta e così ha iniziato il tirocinio, che gli ha permesso di svolgere attività pratica all’interno dell’Area marina protetta.

«Lì ho potuto effettuare uno studio di fattibilità del noleggio delle biciclette, nonché elaborare delle proposte di percorsi per visitare il Sinis», prosegue. Così ha presentato il business plan finale, premiato con 50mila euro a fondo perduto. «Purtroppo da qual momento è scattata un’agonia burocratica», racconta sconsolato. Dall’agosto 2011, data di aggiudicazione del bando, ci sono voluti ben due anni per avere la concessione edilizia. «Il tempo comunque non è passato invano, ho messo a punto ogni dettaglio». La fortuna maggiore è stata che il mercato sia rimasto nel frattempo praticamente bloccato, «permettendo alla idea di non diventare obsoleta».

Ma a Oristano non mancava solo un’idea come la sua, più in generale si sente l’assenza dei servizi. «Quello di cui ci sarebbe davvero bisogno è di servizi collegati all’interno di una rete – ammonisce il giovane imprenditore –, perché il servizio singolo non fa di per sé offerta turistica e soprattutto non crea un turismo attivo». Il mercato turistico che interessa un’impresa come quella di Roberto Pigati è, inoltre, fatto prevalentemente di stranieri. «Sono loro infatti i più orientati verso un turismo ecocompatibile e la mobilità alternativa», afferma il giovane imprenditore. L’iniziativa non manca e alla mancanza di una rete turistica adeguata il venticinquenne sta cercando di supplire da solo: «Ho avviato collaborazioni con le strutture ricettive delle località turistiche di tutta la provincia e con associazioni per l’organizzazione di tour al mare e in montagna».

C’è poi il mercato immenso del web ed è lì che bisogna entrare per creare la vera rete dato che il 90 per cento dei clienti è straniero «Sto sfruttando qualsiasi risorsa, dal sito internet alla pagina Facebook e tra poco avrò anche l’applicazione per gli smartphone dalla quale sarà possibile effettuare direttamente le prenotazioni, consultare itinerari e accedere a vari servizi – va avanti. Uno dei valori aggiunti che offro è per esempio il trasporto e ritiro a domicilio della bici», conclude.

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