La Nuova Sardegna

Oristano

Laconi parte civile per gli incendi Autori, svolta vicina

di Ivana Fulghesu
Laconi parte civile per gli incendi Autori, svolta vicina

Il sindaco Pisu: agiremo anche per i ritardi negli interventi Al conto attivato dal Comune arrivano donazioni dall’estero

15 agosto 2013
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LACONI. Per la comunità laconese ieri è stato il giorno della riflessione e del confronto sugli eventi dei giorni del fuoco. Il ricordo delle due terribili e interminabili giornate è ancora vivo e l'amministrazione comunale, su sollecitazione anche dei gruppi di minoranza, ha deciso di battere il ferro a caldo per rincorrere una verità, difficile da trovare, sui tragici eventi. Riunione pubblica, dunque, per il Consiglio Comunale, convocata non nella sede istituzionale, ma all'aperto nell'emiciclo di Piazza Marconi, luogo di ritrovo storico per i laconesi in tutte le circostanze importanti, come lo è stato anche nella notte del 7 agosto scorso. Il sindaco Paolo Pisu ha minuziosamente rievocato, minuto dopo minuto, quei tragici momenti e ha posto l'accento soprattutto sulla grande risposta di abnegazione, compostezza e dignità della popolazione di Laconi, posta improvvisamente di fronte al grave pericolo per l'incolumità personale. All'invito a partecipare all'assemblea hanno risposto tutti i consiglieri di maggioranza e di minoranza, i rappresentanti di tutti gli organi che hanno partecipato alle operazioni e i Sindaci della zona. L'attenzione è ora rivolta all'individuazione dei responsabili, di coloro i quali hanno compiuto un simile scempio. La gente chiede che i colpevoli paghino con pene adeguate. Sulle indagini si mantiene, per il momento, il massimo riserbo, ma la verità sembra essere ormai vicina. Accertata la natura dolosa del rogo, voci insistenti, che non trovano conferma da parte degli inquirenti, riferiscono tra le diverse piste seguite anche possibili rivalse in ambiente di caccia. Le indagini si concentrano tra il territorio di Isili e Nurallao, zona dalla quale è partito l'incendio costato caro ai boschi di Laconi. Sul problema delle responsabilità c'è anche l'aspetto dei ritardi nei soccorsi, di un apparato che non ha funzionato come avrebbe dovuto e del fatto che il paese è stato lasciato per un ampio lasso di tempo, in momenti particolarmente cruciali, senza soccorso da parte dei mezzi aerei. «Chiunque abbia responsabilità dovrà risponderne» ha precisato il sindaco Paolo Pisu che ha anche dichiarato la volontà di istituire una commissione per studiare la possibilità che il Comune si costituisca parte civile, non solo contro i piromani, ma contro chiunque, a qualsiasi livello di Stato e Regione, abbia avuto responsabilità. Intanto è confortante la risposta della gente alle iniziative di solidarietà; grazie all'attivazione di un conto corrente, arrivano le prime donazioni provenienti dall'Italia e dall'estero, da Londra come dalla Germania, in particolare dagli emigrati sardi che portano nel cuore il paese e l'isola. Le donazioni vanno appoggiate sul conto postale 11977089 intestato al Comune di Laconi - servizio di tesoreria (causale fondo solidarietà incendio Laconi) o con un bonifico sul conto 11740 intestato al Comune - servizio tesoreria, Iban IT 62 d 01015 86651000000011740.

Anche un gruppo di artisti, si sta attivando per organizzare delle manifestazioni, da tenersi probabilmente a fine mese, finalizzate alla raccolta fondi. Solidarietà è giunta anche da parte dell'attore comico Max Pisu, mentre continua la raccolta di fieno giunto da diversi paesi dell'Isola, che serve per le aziende agricole, ma anche per le centinaia di cavallini del Sarcidano che vivono allo stato brado proprio nella zona più colpita dal fuoco.

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