La Nuova Sardegna

Oristano

benito urgu si difende

«Il twist ispirato dalla canzone Bambola»

ORISTANO. In principio fu Bambola. Era una canzone in italiano che Benito Urgu aveva sentito da un artista che cantava con gli Arcobaleno, conosciuto ai tempi in cui il cabarettista più famoso della...

11 dicembre 2013
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ORISTANO. In principio fu Bambola. Era una canzone in italiano che Benito Urgu aveva sentito da un artista che cantava con gli Arcobaleno, conosciuto ai tempi in cui il cabarettista più famoso della Sardegna si esibiva nelle piste del circo. Solo dopo, rivisto e arrangiato, arrivò Su twist de Giuannica, la canzone al centro della disputa giudiziaria, nella quale l’editore oristanese Silvio Pulisci chiede un maxi risarcimento da 150mila euro a Benito Urgu. Lo accusa di averne usurpato i diritti d’autore e di aver compiuto un plagio allorché la pubblicò associandola a se stesso in un ben più recente album.

Danni materiali e morali che Benito Urgu non vuole assolutamente pagare, perché ancora ieri, di fronte al giudice attraverso i suoi testimoni, ha dato sua una versione dei fatti completamente diversa.

Su twist de Giuannica non sarebbe allora stata incisa per la prima volta dal gruppo oristanese I Nuraghi. Sarebbe invece un arrangiamento in sardo di questa canzone Bambola, che fu scritta ben prima che I Nuraghi la presentassero al grande pubblico isolano nei mitici anni Sessanta. Ieri in aula, il testimone chiamato a deporre dall’avvocato Gianfranco Congiu, ha detto che fu composta nel 1959 e che solo quando il twist irruppe in Italia, qualche anno più tardi, fu rimusicata.

Ora, dopo diverse udienze che si sono svolte nel tribunale oristanese, si tornerà a Roma per concludere le audizioni dei testimoni. Sarà ancora Benito Urgu a portarne di nuovi davanti al giudice, mentre in precedenza era stata la volta di chi sosteneva la tesi di Silvio Pulisci, assistito dagli avvocati Renato Labriola e Paola Massidda.Il braccio di ferro continua. (e.c.)

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