La Nuova Sardegna

Oristano

Alluvione, da Bruxelles a Uras elettrodomestici per tornare alla vita

Alluvione, da Bruxelles a Uras elettrodomestici per tornare alla vita

Consegnati cucine e frigo donati da alcuni volontari. Un gruppo costituitosi in Belgio ha raccolto oltre 13mila euro - SPECIALE ALLUVIONE - TUTTE LE FOTO - TUTTI I VIDEO

04 gennaio 2014
2 MINUTI DI LETTURA





URAS. Normalità è una lavatrice, una cugina, un frigorifero funzionante. Un pezzo di normalità per le famiglie colpite dall’alluvione del 18 novembre scorso, lo ha reso Giuseppe Cappai, un sardo da tempo residente a Bruxelles, che grazie alla sua iniziativa è riuscito a costituire un comitato “Insieme per la Sardegna a Bruxelles”, da un gruppo Facebook ha messo insieme centinaia di persone e ha persino organizzato una serata per raccogliere fondi. Da destinare alla ricostituzione della normalità, quella perduta nel fango e nell’acqua del 18 novembre. Finora sono stati raccolti 13mila euro, dai quali sono stati acquistati gli elettrodomestici.

Ieri, Cappai e alcuni volontari hanno fatta tappa a Uras, dove sono state consegnate venti cucine a gas e molti frigoriferi. Qualche giorno fa gli elettrodomestici erano stati consegnati a Solarussa, e ora il gruppo “Insieme per la Sardegna a Bruxelles” sta attendendo che il Comune di Torpè faccia avere la lista delle persone che hanno necessità di averli.

«La grande solidarietà che si è creata su Facebook ci ha fatto piacere, ma pensavamo fosse necessario passare dalla vicinanza virtuale a quella concreta. Noi, essendo volontari, non potevamo attivare direttamente un conto corrente per gli aiuti e ci siamo appoggiati ad Adiconsum. Ma abbiamo organizzato una serata che si è svolta il 7 dicembre nella sede del Monte dei Paschi, nel cuore dei palazzi europei di Bruxelles. Hanno aderito una trentina di sponsor, molti commercianti non tutti sardi. Abbiamo proposto un ingresso con una offerta minima di 10 euro, ed è stato un grande successo. Siamo soddisfatti della raccolta e del fatto che in tanti si siano mostrati sensibili al dramma che ha colpito le nostre popolazioni». Cappai e gli altri volontari hanno anche incontrato il sindaco, Gerardo Casciu, e la sua amministrazione.

Gli elettrodomestici sono stati acquistati attingendo da quel conto corrente, sul quale ad oggi sono stati raccolti circa 13mila euro. Per molte famiglie, la possibilità di riavere in casa la cucina, il frigorifero, o un semplice piano cottura, significa un graduale ritorno alla normalità. Che inizia dalle cose minime, appunto.(si.se.)

La Sanità malata

Il buco nero dei medici di famiglia: in Sardegna ci sono 544 sedi vacanti

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative