La Nuova Sardegna

Oristano

Radiologia, un’assunzione per far fronte all’emergenza

Radiologia, un’assunzione per far fronte all’emergenza

ORISTANO. Dopo la segnalazione partita dal sindacato del Cimo ospedalieri sulla carenza di personale del San Martino, la direzione della Azienda sanitaria locale numero 5 ha annunciato ieri, con...

16 gennaio 2014
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ORISTANO. Dopo la segnalazione partita dal sindacato del Cimo ospedalieri sulla carenza di personale del San Martino, la direzione della Azienda sanitaria locale numero 5 ha annunciato ieri, con una nota stampa, l’assunzione di un radiologo a tempo indeterminato.

«In merito alle difficoltà segnalate dal sindaco Cimo presso il reparto di Radiologia dell'ospedale San Martino di Oristano, la direzione generale dell'Azienda sanitaria locale n.5 – si legge in una nota del direttore generale Mariano Meloni – ha annunciato che in tempi brevi verrà espletato il concorso per l'assunzione a tempo indeterminato di un nuovo radiologo. Questo consentirà di superare le criticità e di ripristinare la guardia attiva il sabato dalle 20 alle 8 e la domenica dalle 8 alle 20. In questi giorni le attività diagnostiche presso il reparto non sono sospese, ma sono garantite dalla reperibilità sostitutiva.

«Nei progetti della direzione generale – si legge ancora nella nota diffusa ieri dalla direzione dell’Azienda sanitaria – è prevista inoltre l'assunzione di due ulteriori figure di medici radiologi, che si andrebbero a sommare al personale già presente per consentirebbe di abbattere i tempi d'attesa e far funzionare a pieno ritmo le strumentazioni d'avanguardia presenti nel nuovo corpo Dea».

Il sindacato Cimo, intanto, ieri ha inviato una comunicazione all’ordine dei medici della provincia di Oristano segnalando appunto le disfunzioni del reparto di radiologia in virtù della carenza di personale nel presidio ospedaliero del San Martino.

Il sindacato regionale Cimo, rispondendo alla nota della direzione generale della Asl 5 , sostiene «che l’assunzione di un solo medico a tempo intederminato non sia comunque sufficiente. Manca infatti per coprire le reperibilità di Bosa e di Ghilarza anche un medico per la struttura complessa di radiologia».

La segreteria regionale del Cimo ha, infine, ricordato che l’apparecchiatura per la Tac dell’ospedale di Ghilarza «costata denaro pubblico, è attualmente ancora inutilizzata a causa delle lungaggini burocratiche della Regione, relative alla concessione degli indispensabili accreditamenti».

Elia Sanna

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