La Nuova Sardegna

D’ARCIDANO. Il randagismo diventa sempre più un fenomeno deplorato non solo da chi ha a cuore il benessere degli animali, ma anche di chi deve tenere sotto controllo la spesa pubblica: il sindaco Emanuele Cera infatti scrive una lettera all’assessore regionale alla Sanità lamentando i considerevoli costi per l’amministrazione comunale obbligata al mantenimento dei cani randagi presso canile privato. «È una situazione che diventa insostenibile», commenta il primo cittadino, «oltre a condannare l’azione in sè, dobbiamo impegnare ingenti risorse di bilancio per garantire la custodia ed il mantenimento degli animali abbandonati, mentre le stesse somme potrebbero essere impiegate per altri fini utili alla comunità». È quindi tutto il sistema a dover essere rivisto dato che implica spese non più sostenibili per i comuni: “Preso atto delle ingenti somme impegnate per la lotta al randagismo, per il 2013 25mila euro e per il 2012 21mila euro, a fronte di un contributo Regionale di 2.307 euro per il 2013 e di 1.290 euro per il 2012, ho maturato la convinzione che il sistema er combattere il fenomeno sia da rivedere» scrive Cera, «soprattutto in virtù della difficile situazione economica che gli enti locali si trovano a dover affrontare». Per questo si chiede all’assessorato regionale di valutare la possibilità di mettere in atto:un incremento dei trasferimenti ai Comuni, una campagna di sensibilizzazione un intervento capillare di sterilizzazione. Solo così si possono contenere i costi dedicati alla cura dei cani randagi.(c.d.)