La Nuova Sardegna

Oristano

Centro storico trascurato. E l’Udc critica il sindaco

Centro storico trascurato. E l’Udc critica il sindaco

I consiglieri Puddu, Uras e Pisanu rivolgono una polemica interpellanza a Tendas «Il caso di vico Carmine: sporco, ricettacolo di rifiuti. Perché non agisce?»

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ORISTANO. Il centro dovrebbe essere il fiore all’occhiello della città, ma secondo i consiglieri comunali dell’opposizione è diventato il ricettacolo di rifiuti, sporcizia e degrado, al punto che non si possono neppure escludere eventuali crolli. È la denuncia avanzata dai consiglieri Udc Giuseppe Puddu, Giuliano Uras e Roberto Pisanu, che in una interpellanza dei giorni scorsi chiedono conto della situazione allo stesso sindaco Tendas. L’area in questione è vico Carmine, già vico Arcais, dal 2006 di fatto chiusa al passaggio di auto e pedoni e ormai argomento ricorrente nelle polemiche cittadine.

I tre consiglieri di minoranza, tra i quali anche l’ex assessore alla cultura e già candidato a sindaco Uras, scrivono nella nota epressamente di «sporcizia, degrado e potenziale pericolo di crollo nel centro storico. Il decoro e il rispetto delle regole sono stati due cardini del programma di governo del Sindaco. Nel Vico si trova, tra l'altro, un fabbricato con annessa aree di proprietà privata, lasciata in completo stato di abbandono ed incuria da anni; oltre a ciò il vicolo costeggia il Chiostro del Carmine che accoglie l'Università Cittadina e si trova a ridosso della chiesa del Carmine ed a poche centinaia di metri dal Comando della Polizia Locale». Insomma non un bel biglietto da visita per la città, considerando il fatto che vicino al vicolo si trova anche l'Università Oristanese "Consorzio UNO" frequentata da un numero considerevole di non Oristanesi. Il suo degrado «espone l'intera Comunità – continuano gli interpellanti – a una pessima figura, offrendo un'immagine vergognosa e non certo di Città Turistica. A seconda del vento vapori di vario genere e mal odoranti invadano gli androni e stanze dei locali universitari e lo stato della vegetazione che emerge sul manto stradale è talmente rigoglioso che favorisce l'uso del Vico, da parte dei meno educati, come vespasiano a cielo aperto;».

L’appello alla amministrazione è diretto: «quali misure avete adottato per ripristinare tutte le condizioni igieniche, sanitarie e di sicurezza attualmente compromesse? Quali provvedimenti intendete adottare nei confronti della proprietà dell’immobile che mostra così scarsa attenzione allo stato dei luoghi ed all'incolumità dei cittadini? Quali misure l'Amministrazione ha intrapreso per impedire i gravi disagi? E infine, i servizi di igiene pubblica hanno inserito il vicolo nelle mappe dello spazzamento e del diserbo?». Sembrerebbe di no.

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