La Nuova Sardegna

Oristano

ARBOREA

Il delfino Felice ora è ingombrante

Staziona nello stagno a S’Ena Arrubia e sta condizionando la pesca

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ARBOREA. Sarà anche Felice ma il delfino finito all'interno della peschiera di S'Ena Arrubia inizia a creare seri problemi ai pescatori. La presenza del mammifero sta impedendo in pratica ogni attività di pesca all'interno del compendio ittico. I soci della cooperativa stanno ora aspettando l'intervento delle autorità competenti per poter liberare il mare l'esemplare di delfino. «Ci è anche simpatico ed è diventata una vera mascotte che attira tanti curiosi ma non è pensabile poter convivere ancora 15 giorni con quel delfino – spiegano i pescatori della cooperativa di pesca Sant'Andrea –. In due settimane ha condizionato pesantemente la nostra attività. La sua ingombrante presenza a ridosso dei lavorieri tiene alla larga i pesci oltre ad impedire il loro ingresso nello stagno. Abbiamo tenuto aperte anche le paratoie ma senza alcun risultato – osservano – non ha proprio intenzione di andare via».

Non c'è dubbio che Felice, così è stato ribattezzato il delfino dai pescatori, all'interno della laguna ha trovato il suo habitat ideale: ci sono i pesci e nessuno lo disturba. Oltretutto il mammifero – come hanno sottolineato i pescatori – è anche di palato fino tanto che predilige in particolare le sogliole.

«Divora anche muggini e triglie, sia ben chiaro, e da noi non ha che l'imbarazzo della scelta – dicono – ma non è pensabile che possa stare qui ancora per molto. Anche la situazione complessiva dello stagno non è delle migliori soprattutto dopo i gravi danni che lo stagno ha subito per via del ciclone Cleopatra. Noi rivolgiamo un nuovo appello alle autorità competenti affinché provvedano a rimettere il delfino nel suo ambiente naturale: il mare aperto. C'è a rischio anche la sua stessa incolumità – concludono i pescatori– già il livello dell'acqua nello stagno e al minimo e se dovesse arrivare la bassa marea potrebbe rimanere intrappolato. Anche per questi motivi invitiamo nuovamente gli esperti e la Regione ad attivarsi per liberare il delfino».

L'Area marina del Sinis ha dato il proprio supporto alla Regione e alla Forestale ed ha confermato che si sta provvedendo in merito: «Credo che sia questione di giorni – ha precisato Giorgio Massaro, direttore dell'Amp – abbiamo parlato sia con l'assessorato che con la Forestale, spetta a loro mettere in campo gli interventi per liberare il delfino”.

Elia Sanna

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