La Nuova Sardegna

Oristano

Sì al bilancio dell’Asl, ma dalla Regione arrivano meno soldi

L’Azienda sanitaria ha speso circa 260milioni nel 2013 La metà utilizzata per i servizi. Ridotti i tempi di attesa

16 maggio 2014
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ORISTANO. La Asl presenta i conti. Nella sala della Provincia si è tenuta la Conferenza sanitaria provinciale per la presentazione del bilancio consuntivo 2013. Alla riunione, presieduta dal Presidente della Provincia Massimiliano De Seneen, erano presenti il manager dell’Asl 5 Mariano Meloni, il direttore sanitario Orlando Scintu e quello amministrativo Maria Giovanna Porcu, oltre a dieci sindaci o loro delegati.

I capitoli di spesa. Lo scorso anno l’Azienda Sanitaria ha speso circa 260 milioni di euro, destinati per il 49 per cento al pagamento di beni e servizi sanitari. A pesare di più sulla bilancia è stata la spesa farmaceutica, che ha drenato il 54 delle risorse destinate ai beni sanitari e il 31 per cento di quelle riservata ai servizi. La Asl 5 resta comunque un’azienda sana sia dal punto di vista economico – il bilancio si è chiuso in pareggio – sia dal punto di vista assistenziale.

L’assistenza. Nonostante i pesanti vincoli di spesa imposti a livello nazionale e regionale, nel 2013 è stato infatti garantito un livello di servizi pari a quello del 2012, con un aumento delle prestazioni territoriali, in particolare nel campo dell’assistenza residenziale, della riabilitazione, delle dipendenze e della sofferenza mentale, area in cui sono stati varati progetti di reinserimento nel mondo lavorativo.

Gli ospedali. Sul fronte ospedaliero, l’anno scorso ha segnato un virtuoso calo dei ricoveri in regime ordinario a favore di formule più appropriate, come il week surgery, il day hospital e il day surgery, che si sono tradotte non solo in degenze più brevi e meno impattanti per il paziente, ma anche meno onerose per le casse pubbliche.

Le novità. Il 2013 ha segnato poi una svolta epocale per il San Martino con l'inaugurazione del nuovo corpo DEA, che ospita le attività di emergenza, la diagnostica per immagini e il nuovo blocco operatorio. In parallelo si è proceduto con le opere necessarie ad ottenere dalla Regione l’accreditamento definitivo della Dialisi e della Tac per il Delogu di Ghilarza, del corpo M, della Dialisi e della Farmacia del San Martino, delle strutture residenziali di Samugheo e Busachi. Sono stati appaltati anche i lavori di ristrutturazione del poliambulatorio di Laconi e completati quelli per il piano unico delle degenze al Mastino di Bosa. Novità a cui si è accompagnato un robusto ammodernamento tecnologico.

I tempi di attesa. Per ciò che riguarda i tempi d’attesa per le prestazioni specialistiche, la Asl oristanese è riuscita a non sforare i tetti fissati dal Piano nazionale per le liste d’attesa per 33 tipologie di prestazione sulle 43 monitorate, ovvero nel 77% dei casi, mentre per quelle che ancora restano sopra i limiti previsti i tempi si sono notevolmente ridotti. Passi in avanti anche sul piano dei pagamenti ai fornitori, che si sono ridotti a 47 giorni di media, mentre sono stati varati programmi per ottimizzare le performance aziendali e dei singoli operatori, la trasparenza, la prevenzione della corruzione e dell'illegalità.

Il voto dei sindaci. Il lavoro dell’Asl è stato approvato dagli amministratori di Oristano, Marrubiu, Terralba, Arborea, Nurachi e Arcidano. Si sono astenuti i rappresentanti di Asuni e Villa Verde, mentre i voti contrari sono arrivati da Modolo e Ghilarza. Intanto le risorse si assottigliano. Sono stati 253 i milioni assegnati lo scorso anno dalla Regione, contro i 263 milioni inizialmente previsti. Nel 2014 i fondi calano sino a 248 milioni.

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