La Nuova Sardegna

Oristano

Violenza sulle donne, quasi sempre il nemico è in casa

di Caterina Cossu
Violenza sulle donne, quasi sempre il nemico è in casa

I dati della città: l’84 per cento dei casi si verifica in famiglia In 3 anni 240 episodi segnalati al centro istituito dal Comune

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ORISTANO. Nonostante il gran lavoro già fatto, c’è ancora un consistente 36 per cento di donne in Italia che giudicano la violenza subita come un qualcosa che è semplicemente accaduto. E solo il 18 per cento delle donne che hanno subito violenze ha la consapevolezza che si tratta di un vero reato.

In Sardegna, il 93 per cento delle donne non denuncia il proprio aguzzino e in Italia ogni 3 morti violente una è quella di una donna per mano del proprio compagno. I numeri della violenza sulle donne sono tanti e ingombranti, l’indignazione unica. Ma è grazie a progetti come quello dell’Azienda sanitaria locale di Oristano che le percentuali possono essere ribaltate.

La scorsa settimana, per due serate, nella sala conferenze dell’ospedale san Martino, si è svolta la seconda edizione del corso di formazione sulla violenza di genere, rivolto a soggetti impegnati nella prevenzione e nel contrasto degli abusi e dei maltrattamenti nei confronti di donne e minori.

I lavori sono stati aperti in entrambe le giornate da Maria Giovanna Porcu, direttore amministrativo Asl e coordinatrice della Rete interistituzionale contro la violenza sulle donne. Durante la prima giornata, è stato affrontato il tema sotto il suo profilo giuridico.

L’avvocato Maria Cristiana Manca ha illustrato le tutele di cui le donne possono godere anche in sede civile davanti a un tribunale, mentre l’aspetto penale, soprattutto inerente alle misure cautelari, è stato descritto dal sostituto procuratore Rossella Spano.

Importante sul tema, la descrizione del lavoro svolto dal Centro Antiviolenza del Comune di Oristano, dove hanno chiesto aiuto in 3 anni 240 donne.

Di loro, l’84 per cento ha subito violenza nell’ambiente familiare e sono stati i mariti nel 38 per cento a trasformarsi in aguzzini. Nel 37 per cento dei casi le violenze sono state anche fisiche o sessuali. Il grande lavoro fatto dal Centro in Provincia sta in quel 21 per cento di donne che ha avuto il coraggio di sporgere denuncia, una media che supera quelle ancor più risicate nel resto d’Italia e che diventa un punto di partenza per rassicurare chi vuole uscire dall’incubo.

Durante la seconda giornata, il comandante della compagnia dei Carabinieri di Mogoro Piero Orlando, ha messo in luce il ruolo delle Forze dell’ordine sotto gli aspetti di prevenzione, repressione e sicurezza integrata con gli altri enti della rete.

In particolare, è fondamentale la collaborazione tra forze dell’ordine e operatori sanitari o assistenti sociali, con l’attivazione diretta della polizia giudiziaria ogni qual volta si rilevi o si sospetti un caso di violenza.

La psicologa del Consultorio di Oristano, Luciana Satta, ha parlato di comunicazione verbale e non verbale nell'approccio alle vittime e dei bambini violati, che sopportano gravi conseguenze sia fisiche che psichiche.

Sulla stessa tematica, l’intervento di chiusura a della due giorni di studio è stato affidato alla docente dell’istituto industriale Othoca, Maria Delogu, che ha parlato anche di bullismo e cyberbullismo.

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