Salaris eletto capitano dei barracelli
SEDILO. Chi si aspettava una riedizione del voto del 2011 ha dovuto ricredersi. Il consiglio comunale ha nominato il capitano dei barracelli seguendo l’orientamento della compagnia, che nelle...
SEDILO. Chi si aspettava una riedizione del voto del 2011 ha dovuto ricredersi. Il consiglio comunale ha nominato il capitano dei barracelli seguendo l’orientamento della compagnia, che nelle consultazioni interne aveva assegnato il 67 per cento delle preferenze al capitano uscente. Stefano Salaris si era imposto con uno scarto di 8 e di 13 voti sugli altri due candidati, Angelo Mongili (sei) e Giuseppino Faedda, destinatario di una preferenza.
Un principio, quello di allinearsi alle indicazioni di voto delle camicie verdi, rafforzato dalla consuetudine, ma non imposto dalla normativa, che sul conferimento dell’incarico attribuisce al Consiglio massima libertà di scelta. Il Consiglio si era avvalso di questa prerogativa per la prima volta tre anni fa, quando tra le obiezioni dell’opposizione decise di designare Stefano Salaris ai vertici del corpo di polizia rurale malgrado questi non avesse ottenuto la maggioranza dei consensi fra i barracelli. Ieri le premesse che legittimassero l’ipotesi dell’ennesimo colpo di teatro c’erano tutte, con il nome di Mongili in pole.
Alla fine ha prevalso la linea di chi si è uniformato alle decisioni della compagnia, pur con divergenze in seno alla stessa maggioranza. Stefano Salaris è stato eletto con sette voti, quattro preferenze sono andate ad Angelo Mongili e una scheda è stata depositata in bianco.
Poco prima di procedere alle votazioni il sindaco si è soffermato sul nodo dell’autonomia decisionale contemplata dalla legge istitutiva dell’organismo di emanazione comunale. «Il capitano è libera espressione del Consiglio, nominarlo è una sua prerogativa», ha rimarcato Umberto Cocco. Un assunto in parte confutato dall’opposizione, che ha voluto esprimere il voto anche in forma palese appoggiando la candidatura di Stefano Salaris: «Ha ragione il sindaco sul riferimento alla normativa – ha premesso il capogruppo Gianni Meloni –, ma penso sia opportuno che l’assemblea civica ratifichi quanto indicato dalla compagnia barracellare».
Il consiglio si è ricompattato su tutti gli altri punti, compresi il regolamento sulla Tasi e il Piano d’azione energetica che impegna il Comune a raggiungere l’obiettivo di ridurre del 20 per cento le emissioni gassose entro il 2020 attraverso l’uso delle fonti rinnovabili, il coinvolgimento dei cittadini e il ricorso alle buone prassi, come la mobilità sostenibile.
Maria Antonietta Cossu