La Nuova Sardegna

Oristano

L’incendio alla pizzeria, il responsabile confessa

di Elia Sanna
L’incendio alla pizzeria, il responsabile confessa

Per l’attentato alla pizzeria La Lucciola la polizia ha individuato il presunto autore È un quarantenne che dopo il primo tentativo ha riprovato a dar fuoco al locale

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ORISTANO. Dopo aver fallito l'attentato martedì scorso, ci ha riprovato anche la notte successiva ma le fiamme si sono spente da sole senza provocare danni. Gli agenti della squadra mobile della questura di Oristano in poche ore hanno risolto il giallo e individuato l'autore dei due attentati messi a segno ai danni della pizzeria “La Lucciola” di Oristano.

L'uomo, 40 anni, con diversi precedenti per droga, è stato individuato e denunciato dalla polizia per danneggiamento aggravato. Abita nella piazza proprio a pochi passi dal locale preso di mira. Le motivazioni che lo hanno spinto ad agire in quel modo però non si conoscono ancora. Ma non c'è dubbio che i due tentativi di incendiare l'esercizio commerciale hanno rischiato di devastare non solo la pizzeria ma anche l'edificio nel quale vivono alcune famiglie.

Dopo il primo tentativo avvenuto martedì e scorso vanificato dai vigili del fuoco (in quella occasione era stato danneggiato un condizionatore), la polizia aveva avviato le indagini per fare luce sull'episodio. Quindi c'è stato il bis. Come è stato accertato dalla polizia scientifica, l'attentatore aveva accatastato delle buste di plastica, questa volta sulla porta della pizzeria, e predisposto una bottiglia molotov.

Ma questa volta l'incendio si è spento da solo provocando fortunatamente solo lievi danni. Poche ore dopo, come detto, le indagini degli uomini, guidati dal vice questore aggiunto, Pino Scrivo, hanno scoperto alcune tracce importanti che hanno portato ad individuare l'attentatore.

Giovedì mattina gli agenti della mobile si sono presentati a casa dell'uomo e dopo un accurato sopralluogo hanno scoperto evidenti ed inconfutabili prove che sono valse ad incastrarlo. L'uomo, con diversi precedenti per droga, è stato così accompagnato in Questura.

Davanti a quelle prove schiaccianti raccolte poche ore prima dalla polizia, ha dovuto ammettere le proprie responsabilità. Per entrambi gli attentati avrebbe agito spinto da futili motivi. Al termine dell'interrogatorio è stato rilasciato. Dalla Questura è partito un dettagliato rapporto all'autorità giudiziaria.

L'indagato dovrà rispondere di danneggiamento a seguito di incendio, confezionamento di materiale esplodente (la bottiglia molotov), nonché di tentato danneggiamento. Il titolare della pizzeria, Tonino Siotto, originario di Ollolai, subito dopo il primo episodio era stato interrogato dalle forze dell’ordine, alle quali aveva detto che dietro l'attentato c'era solo un banale episodio di teppismo.

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