Nuova vita con la terra
Gli orti urbani per i giovani con disagi psichici e dipendenze
ORISTANO. La riabilitazione, per i giovani che vivono un disagio psichico o che si lasciano alle spalle un passato di dipendenza, può passare per la terra. La terra è quella degli orti urbani di Torangius, l’innovativo progetto messo in piedi dal Comune che ha assegnato trenta lotti di a pensionati, famiglie, enti o associazioni impegnate nel settore socio sanitario. Proprio nell’ambito di quest’ultima categoria, la Asl 5 ha scelto di aderire al programma. D’intesa con le associazioni Slow Food e D’Altra Parte e con il Centro per l’Autonomia, un servizio attivato dal Plus di Oristano per l’inserimento delle persone affette da sofferenza mentale, il Servizio socio-sanitario dell’Azienda sanitaria ha ottenuto dal Comune l’assegnazione di un appezzamento di terreno di circa cento metri quadri che per tre anni sarà curato da quattro giovani provenienti sia dal Centro di Salute Mentale che dal Servizio per le Dipendenze. Nella ludoteca di Torangius la firma alla presenza dei tecnici del Comune, del manager dell’Asl Mariano Meloni e del direttore del servizio socio sanitario Gianfranco Pitzalis.