La Nuova Sardegna

Oristano

In moto contro un’auto, un morto e un ferito grave

di Elia Sanna
In moto contro un’auto, un morto e un ferito grave

Nell’incidente ha perso la vita un 26enne di San Vero Milis, Michele Massidda Viaggiava sulla Yamaha 600 guidata da un amico di Solarussa ora in ospedale

03 giugno 2014
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BARATILI SAN PIETRO. La vita finisce in un istante. È quello dello schianto contro un’auto di una moto che nemmeno guidava. La vittima è un giovane di 26 anni, Michele Massidda di San Vero Milis. Viaggiava sulla parte posteriore della sella di una Yamaha R6 600 guidata dall’amico Sandro Sarais, 31 anni autista di Pardu Nou, frazione di Solarussa il quale è a sua volta seriamente ferito.

La potente moto si è scontrata con una Dacia Duster che stava effettuando una manovra. L’impatto è stato violentissimo: Sandro Sarais è finito sul parabrezza dell'auto mentre Michele Massidda, dopo un volo di alcun metri è piombato a terra chiudendo in quel momento per sempre i suoi occhi. Quando sono arrivati i soccorsi era tardi.

L’incidente è accaduto qualche minuto dopo le otto della sera in via Roma, nel tratto della strada provinciale che attraversa il paese di Baratili per poi collegarsi con Riola Sardo. Arrivavano proprio da qui, secondo quanto è stato accertato dai carabinieri, i due motociclisti che forse dovevano raggiungere Oristano.

Proprio davanti alla piazzetta che si affaccia sulla via è accaduto il tragico incidente. La Yamaha 600 ha imboccato via Roma, in un tratto dove la velocità consentita è di 40 chilometri all’ora. Nello stesso istante l’autista della Dacia Duster, Stefano Piras, 49 anni, vigile del fuoco al comando provinciale, ha messo in moto la sua auto e ha effettuato un’inversione di marcia senza accorgersi dell'arrivo della moto che un attimo dopo ha centrato, con la parte anteriore, la fiancata sinistra. A quel punto i due motociclisti hanno preso il volo. Sandro Sarais è finito sul parabrezza e l’ha sfondato, mentre Michele Massidda è caduto diversi metri più avanti. Il casco purtroppo non gli è stato utile: è morto sul colpo a causa delle gravi lesioni riportati alla testa e al torace.

I soccorsi, quasi immediati, hanno visto impegnati due ambulanze del 118, i vigili del fuoco e i carabinieri della stazione di Riola Sardo. Ma l’arrivo del medico è stato inutile. Sandro Sarais è stato invece trasportato in ambulanza al San Martino. Le sue condizioni sono gravi, ma non sarebbe in pericolo di vita. I medici gli hanno riscontrato un trauma cranico e toracico con una lesione alla colonna vertebrale.

I carabinieri di Riola Sardo e dei loro colleghi del radiomobile di Oristano, hanno quindi effettuato i rilievi con l’ausilio delle fotoelettriche dei vigili del fuoco. Il magistrato di turno ha quindi disposto il trasferimento della salma nell’obitorio del San Martino. Ha inoltre disposto il sequestro dell’auto e della moto.

La notizia del tragico incidente si è diffusa quasi subito a San Vero Milis dove viveva Michele Massidda. I familiari e gli amici hanno seguito con le lacrime agli occhi i rilievi dei carabinieri.

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