La Nuova Sardegna

Oristano

Troppe discariche abusive appello del sindaco di Bosa

di Alessandro Farina
Troppe discariche abusive appello del sindaco di Bosa

«Facciamo il possibile per tenere pulito il borgo, ma serve più impegno Non è questione di mezzi o di fondi ma di educazione e rispetto delle regole»

05 luglio 2014
2 MINUTI DI LETTURA





BOSA. Definirla battaglia di civiltà non è forse azzardato, perchè la lotta alle discariche abusive nelle “cartoline” del centro storico, della marina, della costa e dell'agro, è da tempo al centro e all'attenzione del dibattito pubblico.

Come nei pensieri, se non negli incubi visti i ristretti margini di budget e gli scarsi strumenti di lotta a disposizione, degli amministratori locali, considerata la continua evoluzione, in negativo, del fenomeno.

Il sindaco di Bosa lancia quindi un appello. «Il Comune sta facendo e farà il possibile per ripulire e tenere in ordine la città: ma senza l’aiuto di tutti non si va da nessuna parte».

L’emergenza pattume, una costante specie nei mesi estivi, sembra insomma una lotta davvero impari. Anche perché spesso, a poche ore dalla segnalazione e bonifica di un sito, lo stesso viene magari contaminato da nuova immondizia di varia taglia, colore e consistenza.

Le campagne di sensibilizzazione non sono mancate, quelle di repressione idem, ma appare evidente che la sola minaccia o effettiva applicazione di sanzioni o la presenza di servizi garantiti a caro prezzo dalle casse comunali e dalle tasche dei cittadini non risolve la questione.

«Il Comune sta intervenendo e interverrà: con la pulizia costante e periodica, con la prevenzione e repressione grazie all’impegno delle forze dell’ordine; spero al più presto con la sistemazione delle telecamere di sorveglianza in diversi siti. Ma senza la partecipazione e collaborazione di tutti, in primis dei cittadini, raggiungere gli obiettivi è evidentemente difficile se non impossibile». Questa la premessa del sindaco, che lancia un vero e proprio appello.

«Il nostro è un borgo unico, dalle tante potenzialità, ma tutti dobbiamo collaborare a tenerlo pulito e ospitale. E noi bosani per primi dobbiamo dare l’esempio, anche intervenendo quando qualcuno non rispetta le regole», afferma Luigi Mastino.

Rispetto ad un problema che appare assumere sempre più valenza culturale, il contrasto si fa sempre più difficile, mentre sul fronte turistico, ultima colonna portante dell’economia bosana, l'alta stagione è alle porte. Con il danno d’immagine che corre veloce nel classico passaparola degli ospiti.

Positivo marketing a costo zero quanto a doppio taglio, se il confronto “bello ma sporco” viene vissuto come stridente e il giudizio finale, malgrado tanti sforzi e risorse impegnate, è negativo.

In Primo Piano
La lotta al tabacco

Un sardo su tre fuma e i divieti sono ancora blandi

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative