La Nuova Sardegna

Oristano

Sel sui Giganti: «Le statue restino a Cabras»

CABRAS. Secondo loro è un «guazzabuglio di fantasiose proposte e iniziative». Il coordinamento provinciale di Sel, Sinistra ecologia e libertà, non usa mezzi termini per definire il futuro che viene...

03 agosto 2014
2 MINUTI DI LETTURA





CABRAS. Secondo loro è un «guazzabuglio di fantasiose proposte e iniziative». Il coordinamento provinciale di Sel, Sinistra ecologia e libertà, non usa mezzi termini per definire il futuro che viene prospettato ai giganti di Mont'e Prama.

«Con cadenza regolare sembra quasi essere in corso una gara a chi riesce meglio a separarli e a mandarli via dai luoghi d'origine», scrivono quelli di Sel prima di ricostruire la cronistoria degli spostamenti “promozionali” immaginati nel corso degli anni, dal 2009 a oggi.

Una mappa che ha compreso destinazioni disparate come La Maddalena, quando era stato programmato il G8 nell'arcipelago, e Pechino, come aveva proposto uno dei dirigenti del ministero dei Beni culturali. Da ultima la proposta del sottosegretario Barracciu di una trasferta a Roma, al Quirinale.

Una lunga serie di ipotesi, mai divenute realtà, a cui deve essere sommato l'unico atto ufficiale di una storia condita da tanti “se” e da altrettanti “ma”, il protocollo d'intesa firmato tra Regione e Comune per la musealizzazione delle statue: «Un accordo firmato nonostante il parere contrario di studiosi illustri», aggiungono da Sel.

Una scelta mai digerita dall'anima oristanese del partito di Nichi Vendola: «Vogliamo chiarire che, per noi, la rappresentazione dei caratteri identitari è strettamente legata al luogo di origine, senza la cui conoscenza quei caratteri sono vuoti. Per cui, anche le leggi dello sviluppo sono inerenti all'autorealizzazione della società che agisce in relazione con il proprio ambiente, cioè con il proprio territorio da cui quella identità deriva».

Claudio Zoccheddu

In Primo Piano
La tragedia

Il forestale di 29 anni intossicato mentre spegneva un incendio non ce l’ha fatta, è morto in ospedale

Le nostre iniziative