A Sa Osa riprende la campagna di scavi
Dopo sette anni gli archeologi tornano sul sito che si trova vicino alla rotatoria di Brabau
CABRAS. Dopo sette anni gli archeologi tornano a Sa Osa, il sito preistorico in territorio del Comune di Cabras scavato tra il 2008 e il 2009 e poi ricoperto per consentire la realizzazione della rotatoria di Brabau, quella che ha inglobato anche la vecchia cantoniera della Bonifica sulla quale qualche settimana fa si è schiantata un'auto provocando la morte dei due occupanti.
La nuova campagna di scavi è già stata autorizzata dalla Provincia, che è proprietaria dell'area.
I lavori cominceranno a dicembre, per concludersi al più tardi entro la prima quindicina di febbraio e saranno condotti dal Dipartimento di Storia e Scienze dell'Uomo e della Formazione dell'Università di Sassari, che puntano al recupero di nuovi dati archeologici e soprattutto ambientali da aggiungere a quelli, notevolissimi, già raccolti nel 2008 e nel 2009.
Lo scavo di Sa Osa non portò alla luce statue giganti e neanche minuscole, nè nuraghi o altre strutture monumentali. Solo una serie di pozzi e di fosse, utilizzati in parte come discariche in parte come dispense di cibo e bevande, che restituirono però una miriade di informazioni e dati utili a ricostruire l'alimentazione e le attività economiche delle popolazioni che la abitarono quasi ininterrottamente dal periodo Neolitico alla prima età del Ferro. Popolazioni che praticavano la pesca e l'allevamento ma anche l'agricoltura come documentano i resti di cibo rinvenuti nei pozzi, uno in particolare, che pare fosse utilizzato come una sorta di frigorifero.
Nel menù quotidiano, assieme alla carne di agnello e di maiale, non mancavano muggini e spigole accompagnati da cozze e arselle, che venivano conservati, cucinate e serviti con una larga varietà di manifatti ceramici, olle, scodelle, ciotole, tazze carenate, ma anche spiane, teglie e tegami. All'epoca destò grande attenzine la scoperta in alcuni di questi contenitori, la scoperta di alcuni semi di uva.
Francesco G. Pinna