La Nuova Sardegna

Oristano

I cavallini della Giara saranno protetti da una convenzione

di Ivana Fulghesu
I cavallini della Giara saranno protetti da una convenzione

Genoni, siglato un accordo con Agris e altri tre centri Saranno realizzati interventi per la tutela degli animali

02 novembre 2014
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GENONI. Spirito indomito e occhi a mandorla. Segni particolari dei cavallini della Giara, una razza di inestimabile valore genetico ed anche una delle principali attrattive del territorio. Il passato di questi cavallini che abitano il vasto territorio della Giara è per certi versi sconosciuto, così come sono incerte le origini, ma il loro futuro, per quanto possibile, è già scritto. L'obiettivo di tutti i Comuni proprietari dei cavallini è la salvaguardia e da tempo le amministrazioni locali stanno lavorando in sinergia per assicurare adeguata tutela e valorizzazione.

Nei giorni scorsi il Consiglio comunale di Genoni ha approvato lo schema di convenzione per la costituzione di un partenariato tra i Comuni del territorio della Giara. Precedentemente per la salvaguardia e la valorizzazione di questi cavallini che rappresentano un importante patrimonio è stato siglato un protocollo d'intesa tra Agris e i quattro comuni proprietari, Gesturi, Genoni, Tuili e Setzu.

Dall'incontro tra gli amministratori locali è emersa l'esigenza di costituire un partenariato proprio con l'intento di presentare un progetto integrato di salvaguardia e per la realizzazione di alcuni interventi necessari.

L'agenzia Agris, infatti, assegnerà ai comuni un contributo per la realizzazione di alcune opere per la salvaguardia del patrimonio dei cavallini della Giara. Saranno realizzati interventi strutturali e infrastrutturali; in particolare gli interventi riguardano “il ripristino della funzionalità delle strutture viarie esistenti con lavorazioni di manutenzione straordinaria, realizzazione di punti di abbeveraggio e punti ristoro integrati con l'ambiente circostante”.

Il progetto prevede anche la manutenzione straordinaria degli stabili esistenti e delle recinzioni, al fine di evitare uno dei problemi più frequenti che mettono a rischio la sicurezza dei cavallini, ossia lo sconfinamento dei cavallini nei territori limitrofi e pertanto in ambiente non protetto.

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