Vaccini, dal 10 campagna al via
L’azione informativa dell’Asl per la prevenzione dell’influenza
ORISTANO. Un’epidemia che fa 8.000 morti ogni anno solo in Italia: è l'influenza stagionale che mette a rischio soprattutto gli ultrasessantacinquenni affetti da patologie croniche. Un rischio che si può scongiurare attraverso un semplice vaccino, offerto gratuitamente dal servizio sanitario alle categorie di persone più esposte: bambini sopra i sei mesi e adulti con malattie croniche (problemi respiratori o cardiovascolari, diabete, malattie renali), persone che hanno compiuto i 65 anni d'età, donne al secondo e terzo trimestre di gravidanza, individui ricoverati presso strutture per lungodegenti. Inoltre, potranno essere vaccinati gratuitamente il personale sanitario, i familiari di soggetti ad alto rischio e coloro che lavorano in servizi pubblici di interesse collettivo, come polizia, vigili del fuoco, insegnanti, persone che lavorano a contatto con animali (veterinari, allevatori, trasportatori).
La Asl 5 di Oristano ricorda che è possibile prenotare il vaccino in tutti gli ambulatori di Igiene pubblica della provincia o, se problemi di deambulazione o cattive condizioni di salute impediscono di raggiungere le strutture sanitarie, lo si può richiedere al proprio medico di famiglia. Per le prenotazioni, gli ambulatori di Igiene pubblica (via Carducci, 35, 1° piano) sono aperti dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 12.00 (tel 0783.317704). I residenti negli altri Comuni della provincia possono invece recarsi presso l'ambulatorio di Igiene pubblica più vicino per conoscere giorni e orari in cui si effettua il servizio.
La campagna di vaccinazione sarà avviata il 10 novembre: una sola somministrazione è sufficiente a fornire una buona copertura contro la malattia, mentre ben pochi sono gli effetti collaterali dopo la somministrazione del vaccino. Sarà il medico vaccinatore a valutare, caso per caso, le controindicazioni.
Questo, come spiegano i medici, è il periodo ottimale per vaccinarsi, che consente di immunizzarsi dalla malattia proprio in corrispondenza del picco epidemico stagionale, che in Sardegna giunge da gennaio a marzo.