La Nuova Sardegna

Oristano

Insieme per il giudice di pace

Insieme per il giudice di pace

Genoni aderisce all’iniziativa promossa da Isili per mantenere aperto l’ufficio

05 novembre 2014
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GENONI. Anche il comune del Sarcidano ha aderito alla gestione associata per il mantenimento a Isili dell' Ufficio del Giudice di pace.

Nei giorni scorsi il consiglio comunale ha deliberato l'adesione e l'approvazione della convenzione tra i comuni del territorio che hanno deciso di non lasciar chiudere questo prezioso presidio di legalità, destinato a scomparire a seguito di un decreto legislativo del 2012 che ha disposto la soppressione di 674 Uffici giudiziari minori, compreso quello di Isili con le competenze da trasferire a Cagliari.

Lo stesso decreto prevedeva però la possibilità per gli enti locali di richiedere il mantenimento degli uffici nel proprio territorio purché si facessero carico integralmente delle spese di funzionamento.

Possibilità sfruttata senza esitazione dall'assemblea dei sindaci della comunità montana del Sarcidano Barbagia di Seulo che ha espresso la volontà di mantenere l'Ufficio del Giudice di pace attraverso la gestione associata con risorse proprie dell' Ente in compartecipazione dei singoli comuni.

I comuni provvederanno alle spese di funzionamento, alle spese di personale, alle utenze varie; il comune di Isili, inoltre, garantirà i locali senza costi aggiuntivi per gli altri comuni.

La gestione associata diventa la strategia vincente soprattutto per i piccoli paesi che, in un periodo di grande difficoltà, cercano di mantenere i servizi essenziali.

L'ufficio di Giudice di pace è, certamente, un presidio da salvaguardare fra i primi in quanto è l'organo di giustizia più vicino al cittadino; mantenerlo significa tutelare i cittadini e garantire anche una pacifica convivenza sociale.

Ogni anno sono numerosi i fatti posti all'attenzione del Giudice di pace per risolvere controversie minori: dalle multe contestate, alle divergenze su confini e proprietà. Si tratta di decine di casi che riguardano una ampia fascia della popolazione.

«La soppressione – si legge nella delibera del comune di Genoni – costringerebbe i cittadini della circoscrizione territoriale di Isili a spostarsi a Cagliari, con conseguenti maggiori oneri finanziari che potrebbero dissuaderli dall'intraprendere le necessarie azioni giudiziali, e, nel contempo, potrebbe indurre taluno a farsi ragione da sé , con la naturale conseguenza di innescare possibili cause di pregiudizio per la pacifica convivenza sociale».(iv.ful.)

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