La Nuova Sardegna

Oristano

Bosa, multe salate per il commercio abusivo in spiaggia

BOSA. Commercio abusivo in area demaniale: dopo gli accertamenti estivi della Guardia di finanza arrivano per ordine del sindaco le sanzioni e la confisca e distruzione del materiale sequestrato a...

06 novembre 2014
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BOSA. Commercio abusivo in area demaniale: dopo gli accertamenti estivi della Guardia di finanza arrivano per ordine del sindaco le sanzioni e la confisca e distruzione del materiale sequestrato a cinque stranieri residenti nell’isola. Trecentocinquantaquattro costumi da bagno femminili completi; 15 teli da mare; 34 costumi da bagno maschili, 80 paia di occhiali da sole e una borsetta con tracolla da uomo; ancora, 27 teli da spiaggia ed infine 146 paia di occhiali da sole, 10 palloni e due coppie di racchettoni da spiaggia. Questa la corposa mole di articoli sequestrata nel corso dei controlli effettuati sul litorale dagli agenti in forza alla Brigata della Guardia di Finanza di Bosa Marina.

Le disposizioni del sindaco sono contenute in cinque distinte ordinanze firmate nei giorni scorsi , che saranno notificate ad altrettante persone di varie nazionalità residenti in diversi centri della Sardegna. Tutti incappati nei controlli delle Fiamme Gialle di Bosa, che hanno sequestrato la merce inviando al Comune i relativi verbali che attestano il commercio abusivo in aree demaniali. Sempre la Guardia di finanza ha quindi trasmesso all’ente locale nel mese di settembre un ulteriore rapporto. Con la richiesta di emettere un provvedimento di confisca e quindi distruzione della merce, reso ora formale dalle ordinanze sindacali firmate a fine ottobre. Che dispongono inoltre l’ingiunzione, sempre per ciascun contravventore, del pagamento di una salata sanzione amministrativa. La normativa infatti prevede nei casi in cui si sia accertata la violazione della normativa in materia di commercio abusivo in aree demaniali, una sanzione pecuniaria che varia dai 2500 ai 15000 euro. Con la possibilità di eseguire entro sessanta giorni dalla contestazione e notificazione del verbale il pagamento di una sanzione ridotta, che ammonta a cinquemila euro. Trascorsi senza che, nei casi citati, siano pervenuti scritti difensivi nè risulta effettuato il pagamento della sanzione in misura ridotta, si legge nei documenti.

Così al sindaco di Bosa, non è rimasto altro da fare che intimare ai contravventori di pagare ciascuno una sanzione amministrativa di 5000 euro, a cui vanno aggiunti 15 euro a testa per le spese di procedimento. Da versare nelle casse dell’ente locale entro trenta giorni dalla notificazione dell’atto eseguita dal Comune di Bosa, con la possibilità di opporsi entro trenta giorni. Il sindaco inoltre incarica il Comando della Guardia di finanza di Bosa Marina della distruzione degli oggetti sequestrati.

Alessandro Farina

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