La Nuova Sardegna

Oristano

Adiconsum e strisce blu: «La prefettura sbaglia»

di Enrico Carta
Adiconsum e strisce blu: «La prefettura sbaglia»

L’associazione dei consumatori va contro il parere dato dai funzionari e ribatte che il tagliando di cortesia al posto delle multe è legittimo

07 novembre 2014
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ORISTANO. Ormai è una guerra di posizione. Si combatte striscia blu dopo striscia blu, con l’incubo dei tagliandi delle multe sul parabrezza delle auto sempre ben presenti nella testa degli automobilisti. Dopo che la prefettura aveva servito un importante assist al Comune, chiarendo la propria posizione sulla questione del tagliando di cortesia in luogo delle sanzioni per chi non paga o non rispetta l’orario indicato dal tagliando di sosta negli stalli dei parcheggi a pagamento, adesso l’Adiconsum bacchetta proprio l’ente che rappresenta il ministero dell’Interno.

E allora riavvolgendo il nastro, bisogna tornare indietro di qualche mese. Il clima si infiamma quando l’opposizione in consiglio comunale chiede che la giunta riveda la questione delle multe comminate a chi è in ritardo o proprio non paga per la sosta nelle strisce blu. L’amministrazione chiede pareri e nelle scorse settimane ne arriva uno decisamente importante. La prefettura chiarisce che le multe, stando alle direttive del ministero dell’Interno, sono più che legittime. L’istituzione del tagliando di cortesia non è invece previsto dal codice della strada.

Sembra la pietra tombale sulla questione, invece ieri mattina il presidente regionale dell’Adiconsum, Giorgio Vargiu, scopre sul tavolo una serie di carte che vogliono tenere aperta la disputa. L’associazione dei consumatori si fa forte di alcune sentenze del giudice di pace di Oristano, della Corte di Cassazione, della Corte dei Conti. E poi ribadisce che l’unico parere è arrivato dal ministero dei Trasporti e, per quanto l’abbia fatto non con una circolare, questo resta l’unico parere chiaro. Il ministero dell’Interno, replica l’Adiconsum alla prefettura, non si è mai espresso sulla materia.

E poi sullo stesso tavolo finiscono esempi di altre città Giusto per non andar troppo lontani, c’è quello di Sassari che applica da tempo il tagliando di cortesia. Chi non paga o paga solo in maniera parziale la sosta nelle aree dov’è in funzione il servizio non viene sanzionato con una multa. Non ha quindi l’incubo di dover spaccare il secondo perché altrimenti si vedrebbe costretto a sborsare una cifra che va dai 17 ai 25 euro – dipende dal tempo entro il quale si paga la multa –. Gli ausiliari lasciano invece un avviso di cortesia col quale invitano a completare il pagamento a cui va aggiunta una leggera maggiorazione per il ritardo.

L’Adiconsum invita poi il Comune a cambiare immediatamente rotta. «L’amministrazione metta il cittadino onesto in condizione di fare il proprio dovere e pagare quanto consumato. Stabilisca un regolamento non vessatorio per disciplinare l’integrazione della sosta», afferma Giorgio Vargiu.

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