Autovelox contestati, il Comune adesso incassa
Arborea, respinta una serie di nuovi ricorsi e ribaltate diverse sentenze Per alcuni automobilisti la sanzione intanto lievita sino a sfiorare i 2000 euro
ARBOREA. La partita sugli autovelox è aperta. Chi pensava che il triplice fischio fosse arrivato con gli oltre cento ricorsi accolti dal giudice di pace – sentenza poi confermata in appello e in attesa del pronunciamento della Corte di Cassazione – si sbagliava di grosso. Quello è probabilmente un capitolo già segnato, ma tanti automobilisti, sulla scorta di quegli stessi ricorsi, hanno pensato di essere autorizzati a non pagare le multe. Senza ricorrere immediatamente al giudice hanno invece seguito la strada dell’opposizione alle cartelle esattoriali ed è stato un grave errore.
Nelle scorse settimane, lo stesso giudice Mariano Zurrida ha stavolta dato ragione all’avvocato del Comune, Nicola Battolu, rigettando il ricorso di dieci automobilisti che pensavano di poter cancellare con un colpo di spugna la sanzione. Invece avrebbero fatto meglio a pagarla immediatamente, perché quella sanzione è lievitata, passando in taluni casi da poco più di cento a quasi duemila euro. Il Comune va così a recuperare circa dodicimila euro, ma la guerra dell’autovelox non finisce mica qui.
Il giudice Consuelo Migheli ha infatti accolto i primi quattro appelli che il Comune aveva presentato contro l’accoglimento di una sessantina di ricorsi da parte del giudice di pace. La sentenza di primo grado è stata ribaltata e anche in questo caso gli automobilisti dovranno pagare molto di più rispetto a qualche tempo fa, perché ai 170 euro di sanzione per la violazione del codice della strada, si troveranno sul groppone anche mille euro di spese legali. E in ballo c’è anche un’altra cinquantina di verbali che si trovano sempre sul tavolo del giudice di pace che nel 90% dei casi, esclusa la prima infornata di ricorsi, ha già dato ragione alla linea sostenuta dall’amministrazione che nel frattempo ha iniziato anche in questo caso a recuperare – in tempi in cui il Bilancio del Comune è sub iudice – sia i soldi delle spese legali che quelli delle multe. Queste restano comunque una goccia nel mare, perché quando gli autovelox erano in funzione, ben 25mila furono i verbali elevati per il mancato rispetto del limite di velocità, segnalato proprio dalle apparecchiature ai due ingressi del paese.
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