I rischi del web: famiglie poco consapevoli
“Vita da social”: l’iniziativa della polizia postale con gli studenti mette in evidenza punti forti e lacune
ORISTANO. Una “Vita da social”, la campagna itinerante di educazione alla legalità, ha fatto tappa ad Oristano. L'obiettivo è quello di sensibilizzare gli studenti e gli insegnanti ad un utilizzo corretto e consapevole del web. All'interno del “truck”, sistemato davanti alla Questura, la polizia delle comunicazioni ha incontrato circa 300 studenti in rappresentanza del Liceo De Castro, dell'Othoca e degli istituto comprensivi di piazza Manno e Oristano.
Testimonial dell'evento è stato Cristian Cocco, l'inviato sardo di Striscia la notizia. Il questore Francesco di Ruberto ha spiegato agli studenti come internet oggi sia uno strumento importante, ma che spesso viene utilizzato in modo inopportuno. Proprio quando viene utilizzato senza le dovute precauzioni, internet nasconde insidie soprattutto per i più giovani.
Anna Maria Mazziotto, dirigente polizia delle telecomunicazioni, e Roberto Manca, polizia giudiziaria, hanno illustrato agli studenti il lavoro svolto quotidianamente dalla Polpost con l'obiettivo non solo di garantire una civile navigazione, ma di proteggere gli internauti anche dai truffatori e dai malintenzionati.
Sono stati approfonditi i tipi di reati che vengono oggi compiuti sul web. È stato, infine consegnato a tutti gli studenti, un opuscolo, con 10 consigli utili, che consente ai ragazzi di conoscere le regole e affrontare una navigazione sicura sul web e in particolare sui social network.
La campagna sulla legalità ha, sino ad oggi, dato positivi riscontri sul comportamento dei giovani, molto più attenti e informati rispetto al passato. Invece, come è stato sottolineato, spesso e volentieri sono le famiglie a essere ancora distanti e non sufficientemente informate sulle insidie della rete.
Elia Sanna