Sequestro inventato? Parte il processo a Doddore Meloni
TERRALBA. Finto o vero? È davvero troppo presto per stabilire se il sequestro di Doddore Meloni fu una messinscena oppure fu un tentativo di ridurre al silenzio il leader del partito indipendentista...
TERRALBA. Finto o vero? È davvero troppo presto per stabilire se il sequestro di Doddore Meloni fu una messinscena oppure fu un tentativo di ridurre al silenzio il leader del partito indipendentista Meris con le elezioni che si avvicinavano. La prima udienza che si è svolta ieri mattina era solamente un’udienza filtro, durante la quale il giudice monocratico Andrea Mereu ha aperto il dibattimento per poi rinviarlo al 21 marzo.
C’è quindi tempo per organizzare accusa, affidata al pubblico ministero Rossella Spano, e difesa, affidata all’avvocato Cristina Puddu. Per quella data ci saranno in aula i primi cinque testimoni.
Secondo la procura, il 14 febbraio del 2013, Doddore Meloni non fu rapito. Il suo sequestro lampo, durato lo spazio di un fine settimana, sarebbe stato una simulazione di reato costata diverse migliaia di euro perché le forze dell’ordine furono obbligate a far scattare in piano antisequestri e a mobilitare decine di uomini e mezzi. Secondo Doddore Meloni, dietro il sequestro, si sarebbero celati i servizi segreti che volevano togliere dal panorama politico elettorale un personaggio scomodo.