La Nuova Sardegna

Oristano

Inquinamento a S’Archittu, azione legale contro Abbanoa

Inquinamento a S’Archittu, azione legale contro Abbanoa

CUGLIERI. Il tratto di spiaggia e quello di mare, noto come “Sa cobedina de Santu Nicolau”, rimangono interdetti a ombrelloni e bagnanti almeno fino a quando non arriveranno i risultati delle...

08 luglio 2015
2 MINUTI DI LETTURA





CUGLIERI. Il tratto di spiaggia e quello di mare, noto come “Sa cobedina de Santu Nicolau”, rimangono interdetti a ombrelloni e bagnanti almeno fino a quando non arriveranno i risultati delle analisi da parte dell’Arpas, sui campioni d’acqua prelevati sabato scorso. La splendida borgata di S’Archittu, a causa dell’ennesima rottura di un macchinario che fa funzionare le pompe di sollevamento dei reflui, ancora una volta deve subire le conseguenze di un sistema evidentemente obsoleto e inadeguato.

Lo aveva detto chiaramente il sindaco di Cuglieri, Andrea Loche, sulla cui giurisdizione ricadono le borgate marine di Santa Caterina di Pittinuri, S’Archittu e Torre del Pozzo, che la sua amministrazione era pronta ad adire alle vie legali contro Abbanoa, e a chiedere i danni materiali e di immagine, per l’ennesima rottura di quella pompa.

Ieri sera si è riunito il consiglio comunale e al primo punto dell’ordine del giorno c’era la questione S’Archittu. E, come preannunciato, il Consiglio ha deciso di incaricare un avvocato di verificare se ci sono gli estremi per procedere in sede legale contro il Gestore Unico.

«I danni di immagine per la borgata sono gravissimi - ha detto Loche, prima di entrare in Consiglio -. Siamo stanchi di essere indicati dai nostri concittadini come i responsabili di tutti i problemi che si verificano: ognuno deve assumersi le proprie responsabilità».

È furente Andrea Loche, e non lo nasconde. «Quel macchinario, visto che si rompe regolarmente ogni anno quando cresce il numero delle persone presenti nella borgata, evidentemente non è in grado di sostenere il carico di lavoro che aumenta».

L’area interdetta è quella solitamente frequentata dalle famiglie con bambini piccoli, perché ritenuta sicura. Da sabato scorso è transennata e resterà inagibile fino a quando l’ordinanza firmata da Loche non sarà ritirata. Nel caso in cui l’avvocato incaricato di verificare se ci sono le condizioni per agire contro Abbanoa, il sindaco convocherà, in tempi brevissimi, una nuova riunione del Consiglio, e, in quella sede, delibererà l’azione legale per la richiesta dei danni, materiali e di immagine per la Borgata di s’Archittu.

Qualche giorno fa, quando si è ripresentato il problema, un gruppo di residenti esasperati, ha minacciato di costituirsi in comitato e di raccogliere le firme per fare un esposto contro Abbanoa. «Consegneremo le firme alla Procura della Repubblica - hanno detto - perché proceda legalmente contro Abbanoa».

Piero Marongiu

In Primo Piano
L’intervista

Giuseppe Mascia: «Cultura e dialogo con la città, riscriviamo il ruolo di Sassari»

di Giovanni Bua
Le nostre iniziative