La Nuova Sardegna

Oristano

Comune e Coldiretti alla Regione: intervenga dopo la tromba d’aria

di Caterina Cossu
Comune e Coldiretti alla Regione: intervenga dopo la tromba d’aria

Mogoro, dopo il maltempo del 4 settembre la frazione di Morimenta è stata praticamente distrutta Il sindaco Broccia e il direttore Casu chiedono un incontro con l’assessore Falchi: ritardi negli aiuti

10 ottobre 2015
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MOGORO. «I ritardi della Regione negli interventi verso aree e imprese colpite dalla tromba d’ aria del 4 settembre sono gravi. Dove, a oltre un mese e con tante ipotesi di interventi, ancora nessun atto concreto».

La Coldiretti e il Comune di Mogoro scrivono alla Regione e chiedono in un comunicato congiunto un urgente un incontro con l’assessore all’Agricoltura Elisabetta Falchi e con il presidente Francesco Pigliaru. «I troppi i ritardi dalla Regione Sardegna nel porre in atto azioni e strumenti di ripristino e indennizzo nelle aree colpite dalla tromba d’aria del 4 settembre scorso rendono indispensabile un urgente incontro per definire tempistiche e modalità di azione per affrontare la problematica», si legge nella nota stampa diffusa ieri, richiesta che è stata inoltrta contestualmente agli uffici dei due destinatari.

«A Morimenta i danni sono davvero gravi, alle abitazioni private ma anche alla aziende agricole che sono state completamente spazzate via in attrezzature e produzioni – ha fatto il quadro della situazione il sindaco di Mogoro, Sandro Broccia –. Chi ha potuto ha già iniziato a mettere qualcosa a posto, ma è impensabile che la situazione non sia supportata da degli interventi importanti».

Continua la nota congiunta firmata dal primo cittadino mogorese e da Giuseppe Casu, direttore di Coldiretti Oristano: «Nonostante gli impegni assunti dalla Regione nelle prime ore successive al terribile evento atmosferico a un mese di distanza, non è arrivata alcuna risposta. Come previsto dalle procedure, le aziende hanno provveduto alla comunicazione dei danni subiti ma, a tutt’oggi, non esiste ancora una stima accurata dei danni verificatisi né tanto meno le misure di ripristino del potenziale produttivo hanno assunto operatività e forma concreta».

Ad aggravare la situazione anche l’incertezza sulle premialità comunitarie pregresse e gli anticipi di quelle correnti. Lo sblocco di questi fondi è stato, infatti, richiesto, in maniera tale da iniziare a tamponare i disagi, ma tale domanda non ha finora trovato fino a oggi alcun riscontro. «Non possiamo far altro che sottolineare la grave difficoltà e la disperazione che si vive nei aree colpite, e il concreto rischio di perdere parti importanti del sistema agricolo produttivo territoriale – evidenziano ancora Giuseppe Casu e Sandro Broccia –. Siamo consapevoli che sia ben comprensibile la difficile situazione che vivono le aziende colpite dall’evento atmosferico, e quanto sia pesante il silenzio e l’inazione del sistema pubblico. Per cui, richiediamo un incontro urgente che, in modo definitivo, possa dare risposte alle imprese».

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